L'ultimo fuoco si spense, nell'oasi delle sette palme, quella sera tutto sembrava tranquillo, nulla faceva presagire quello che da li a poco sarebbe successo.
La schiava Alika mise a dormire i bambini nel piccolo giaciglio dentro la tenda, aulcuni uomini tra cui il pasha dell'oasi si attardavano a chiacchierare nel campo in mezzo alle tende, le donne erano ormai tutte rientrate nelle proprie tende, alcuni uomini di servizio completavano il loro lavoro pulendo i tappeti e i bassi tavoli dove poco prima tutti avevano mangiato e bevuto insieme.
I piccoli principi Darian e Orlando non volevano addormentarsi giocavano tra di loro scherzando con la piccola schjiava Alika,si parlava da tempo di mandare i piccoli ad una grande città per la loro formazione, si parlava di Klima o di AR, ma tutto era da decidere, la mamma non si voleva separare dai suoi due figli, ma era cosciente che un giorno sarebbero partiti per la loro conoscenza e formazione nel pianeta.
Gli anziani dell'oasi facevano il possibile per educare i piccoli con le poche pergamene e vecchi libri in loro possesso, ma sapevano che non era sufficente,le scuole delle grandi città erano attrezzate con le loro biblioteche, e con i migliori insegnati, il Pasha aveva detto la mattina di aver saputo da dei mercanti di passaggio che c'era una grande città al di la del grande fiume Wosk, si chiama Olni e li c'è la migliore scuola del Pianeta.
I due bambini ignari che di li a poco il loro destino sarebbe cambiato giocavano nel giaciglio, il grande di nome Orlando aveva compito da poco dieci anni mente Darian il piccolo aveva solo otto anni, alika si occupava di loro giorno e notte, era il suo lavoro, amava quei bambini che aveva visto nascere e li trattava come se fossero suoi figli, la sua giornata iniziava la mattina con il lavarli e vestiròli e finiva la sera dopo averli fatti cenare e messi a letto, lei avrebbe sicuramente riposato qualche ora.
Spesso Alika nel suo giaciglio messo all'angolo della tenda, pensava alla sua vita, lei non era nata nel deserto ma era figlia di contadini che lavoravano la fattoria, un giorno che il padre l'aveva mandata al porto per la consegna di frutta per un Capitano di una nave di passaggio, fu catturata con l'inganno portata nella stiva e incatenata, e nonostante i suoi pianti e le sue urla, nessuno si occupava di lei, la liberarono dalle corde che la tenevano legate ad un grosso barile, e portata nella stanza del capitano,ormai in alto mare nessuno sarebbe venuto a liberarla, pensava a quella che sarebbe stata la sua vita e laae lacrime che i suoi genitori avrebbero versato per lei.
Il Capitamo non semprava cattivo nonostante la sua figura burbera e grezza, viveva in una bella gabina grande e accogliente, e Alika dopo tanto tempo legata a quel barile finalmente poteva guardarsi intorno, con gli occhi bassi e pieni di lacrime, aveva sentito molte volte di episodi di ragazze catturate e scomparse, ma mai avreppe pensato che sarebbe toccato a lei, il Capitano disse di chiamarsi Klarck, gli disse che l'avrebbe trattata bene a condizione che lei non desse fastidio o che non tentasse la fuga, in mare, perche sicuramente sarebbe morta mangiata dagli squali,e che appena arrivati a Port Kar lavrebbero venduta a qualche mercante o signore in cerca di una ragazza.
Port Kar a quei tempi brulicava di navi e di pirati, il porto era gremito di gente che andava e veniva, Alika non aveva mai visto niente del genere, nel suo piccolo villaggio di Degalbi nell'arcipelago di Cos tutto era lento e tranquillo e la vita era semplice, la fecero lavare e vestire con una tunica pulita bianca, e il cpitano Klarck la porto al mercato, li molti l'ammirarono per la sua semplicità e bellezza, e intorno a lei si formo un nutrito gruppo di uomini e donne attendendo l'asta.
Fù venduta ad un ricco Signore del deserto che con la sua scorta di guerrieri e donne al seguitola porto sulla sua nave in attesa di partire, un altra schiava di quel nuovo padrone gli disse che sarebbero sbarcati a Baku e da li con la carovana verso il deserto del Thahari, per raggiungere l'oasi delle sette palme, il nuovo padrone era un notabile dell'oasi, e sicuramente l'avrebbe donata al Pasha.
Mentre pensava a tutto questo dei rumori la insospettirono, si affaccio all'uscio della tenda e noto molte figure armate fino ai denti che circondavano le tende, pronti per attaccare e distruggere l'Oasi come aveva sentito che facevano in altre oasi del deserto, sicuramente erano i Predoni che insieme alle pantere della foresta di Shendi depredavano le oasi poco difese, non ci penso due volte prese i due bambini li mise in una grossa cesta li copi con una coperta intimandogli il silenzio, taglio la tenda dalla parte di dietro e lentamente scivolo fuori fino ad un grosso cespuglio dove nascose la cesta, mettendo il suo corpo a protezione, intanto nelloasi i predoni uccidevano e incendiavano tutte le tende e catturavano le donne giovani e i bambini portandoli via, sicuramente li avrebbero venduti come schiavi, il fuoco illuminava il cielo quella che era una fiorente e viva oasi ora era un cumulo di cenere, alla fine tutto tacque, Alike non si fidava ancora, aspetto l'alba e piano piano si guardo intorno, prease la cesta la mise sulle sue spalle e lentamente si avvio nella direzione del cammino del sole, dopo molte ore finaolmente ormai esausta incontro una carovana diretta a Shendi,e precisamente alla città di Korat, la accolsero insieme ai bambini e dopo averla rifocillata ,e fatta riposare ripresero il cammino verso quello che sarebbe stata la loro nuova vita.
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