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MONTREUX
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| STEMMA DELLA CITTA' |
La mattina del giorno dopo decidemmo di partire, la prossima tappa sarebbe stata Montroux, una bellissima cittadina con molte case in legno e ovunque si respirava aria di festival jazz, cartelloni ovunque in attesa della manifestazione. Dopo averla girata,riprendemmo treno per Ginevra appena usciti dalla stazione di Montreux, gia si intravedeva il lago Le Man, finalmente qualcosa che assomigliava al mare,un orizzonte azzurro e barche lontane, Ginevra e una città bellissima sul lago,un panorama meraviglioso apparve ai nostri occhi non appena ci avicinammo alla città, i monti in lontananza, e quelle mille case sulla costa. quando arrivammo, era quasi l’una del pomeriggio, decidemmo di mangiare qualcosa al ristorante della stazione, ci sedemmo ad un tavolino ad angolo, mentre aspettavamo il cameriere, alcuni giovani iniziarono una lite tra locali ed extracomunitari, sfociata in rissa, rimanemmo seduti nel nostro angolo sperando di non essere coinvolti. il cameriere si venne a scusare dicendo, che a volte capita, per fortuna in svizzera i giovani al di sotto dei 18 anni non possono bere alcolici, il cameriere che parlava
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| GINEVRA |
Italiano ci offri il caffe, noi ringraziammo quel giovane cameriere, ed iniziammo il nostro giro in città,con le sue vie,i suoi castelli, e le sue piazze brulicanti di gente indaffarata,moltissimi turisti e bellissime ragazze che noi al Sud Italia le potevamo solo sognare, tenendo d’occhio l’orologio, ritornammo alla stazione, prendemmo treno per Morges, era molto distante molti chilometri, non potevamo mancare all’appuntamento con il bassista, arrivati alla stazione, lui gia ci aspettava con la sua macchina, ci porto prima in un Bar ci offri da bere, naturalmente da quando eravamo arrivati in Svizzera erano solo Birre quello che si beveva, mai bevuto tanta birra in vita mia, grossi

boccali che mai avrei pensato di poter bere.Durante il tragitto per la casa, guardavo la cittadina, con tante case, un castello grandissimo e molte barche ai moli, in quella citta c’erano alcune fabbriche di orologi, tra cui anche la Garel, situata proprio nella zona periferica, dove abitava il bassista, un palazzone anonimo popolare. Avevo dimenticato di dire che anche lui era di origini Pugliesi.
Avevamo prenotato pensione ad una cittadina turistica nella zona al confine, tra Svizzera e Francia, Neuchatel si chiamava, arrivammo verso le dieci di sera, non avemmo modo di visitarla, lo avremmo fatto il giorno dopo, per quella sera andammo a dormire. ma avevano solo una camera doppia, si sistemarono mio fratello e Cosimino, mentre a me sistemarono nella stanza della padrona una bellissima donna alta bionda, un po di imbarazzo dover dormire nella stanza dii una donna cosi,
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| NEUCHATEL |
un eperienza bellissima che non ho mai dimenticato, lei aveva i suoi indumenti dapertutto, mutandine e reggiseni ad asciugare vicino alla finestra, la mattina dopo un rumore mi sveglio, era lei, la padrona venuta a prendere dei vestiti dall’armadio, vide che ormai ero sveglio mi parlava in francese, che io non capivo ma gli sorridevo felice, sembrava la Madonna…..
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