giovedì 12 marzo 2020

LA NOTTE-MAL DI MARE 

12)........Quel giorno di Dicembre gia parlavamo delle vacanze di Natale,in officina tutti erano particolarmente felici,presto avremmo avuto la tredicesima,non sarebbe stata un granche ma era sempre qualcosa con cui poter comprare abbigliamento e poter festeggiare a capodanno.Tornato a casa a mezzogiorno per il pranzo .mia Madre piangente sulla soglia con un telegramma in mano,mi dicevano che dovevo presentare al piu presto a ravenna  per imbarcarmi su una petroliera della SAROM una delle raffinerie di Monti che aveva petroliere nolleggiate.Mi si illuminarono gli occhi gia' da un po aspettavo questa chiamata,il mio amico Nicola mi aveva raccomandato al comandante e sbarcato il mozzo per Natale io avrei preso il suo posto.Si sa le mamme non vorrebbero mai che i figli lasciassero la casa ma io lo volevo tanto,fino ad allora la mia vita era presa dal lavoro dagli amici  e da tante uscite al borgo,ma senza ancora aver conosciuto una ragazza che mi volesse bene,o che mi dicesse ti amo.
il porto di ravenna come lo vidi la prima volta
Ricordo che il mio collega pasquale il nostro tornitore biondo occhi azzurri e alto aveva un paio d'anni piu di me conquistava ragazze una dietro l'altra.C'era una ragazza ricordo che abitava sulla strada  per andare al lavoro,via Cappuccini dopo il  passaggio a livello vicino al fioraio. quando passavamo  si faceva trovare dietro la persiana verde della casa a pianterreno.si vedeva benissimo che moriva per Pasquale,anchio ne morivo non per la ragazza ma per la gelosia di non essere bello  e di non saper parlare alle donne.Un giorno lui si decise e disse:tu vai avanti  che io mi fermo un momento,diventai rosso d'invidia  ma non ci potevo fare niente,quella brunetta con i capelli ricci era veramente bella.Aspettai all'angolo della strada fumando una sigaretta,dopo qualche minuto che a me erano sembrate delle ore,lui ritorno ma non lo vidi abbastanza allegro,gli chiesi il motivo e lui mi disse che la ragazza bellissima aveva problema motorio,cioè in pratica era zoppa per polomelite presa da bambina.Per un po di tempo cambiammo strada naturalmente allungando per non passare davanti alla casa della  ragazza.Io soffrii piu di tutti avevo preso a cuore la disgrazia di quella ragazza,e continuai a passare davanti alla sua finestra finche  non incominciammo a salutarci,io naturalmente ero timido,avrei voluto parlargli dirgli del mio dispiacere e chissa' avrei anche potuto essergli vicino ma io non riuscivo mai ad essere determinato ero troppo timido............

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