4° PART- La vita in landa
Vedevo negli occhi dell’Emiro una certa felicità, tutto sembrava andare come lui se lo aspettava, da tempo mi diceva che il suo sogno fosse una grande città dove vivere ed esercitare la professione della sua casta, ed ora si era presentata l’occasione in questa bellissima Isola.
Oltrepassammo quel piccolo ponte dove partiva il sentiero che portava alle ville dei nobili, lady Blue ci mostro la sua casa, la prima sulla destra poi facendoci strada salimmo quella piccola collina ed in cima c’era la villa dell’emiro, una bellissima casa in stile arabo, con archi e cupole, e un panorama mozzafiato si vedeva il mare da ogni lato e la città ai nostri piedi.
Lady Blue dopo averci mostrato l’interno della casa si allontanò, dicendo di avere del lavoro in infermeria ma che sarebbe stata felice di incontrare Darian appena si fosse sistemato, intanto gli schiavi avevano portato le nostre casse con gli indumenti e con i libri e il materiale necessario alla cura della persona, io come persona al seguito del Magistrato mi avevano assegnato una delle tante case sulla riva del fiume che attraversa la città, nella zona sabbiosa, prima che iniziano le banchine per lo scarico delle merci.
Il mattino seguente ero seduto su una panchina fuori la mia casa aspettando il Magistrato Darian, lo vidi scendere quel sentiero felice e allegro per aver finalmente dormito su un comodo letto, dopo molti giorni di viaggio su quella nave puzzolente di Pirati, con gli Urt che scorrazzavano per la coperta e nelle stive, mi chiese se lady Blue fosse uscita. Gli risposi che dall’alba io ero seduto fuori ma non era passato nessuno, eccetto il comandante che viveva solitario sulla collina vicino alla nostra, lui pensieroso disse la spetteremo qui, ci fara da guida per conoscere le strade per arrivare al palazzo delle caste.
Lady Blue arrivo, era splendida nel suo abito verde da guaritrice, non aveva messo il velo, e il suo viso bellissimo catturo lo sguardo di Darian, si alzo e gli corse incontro, aiutandola ad attraversare quel piccolo ponte e felice gli diede il buon giorno, pregandola di accompagnarlo per quelle nuove strade, la sera prima non c’era stato modo di memorizzarle, lei ci mostro la strada migliore che costeggiava un grande palazzo, sicuramente di qualche ricco mercante, poi un bellissimo giardino recintato con una grande fontana e in fondo un giardino d’inverno con tanti fiori e piante, oltrepassammo una piccola piazza con enormi colonne che si affacciava da un lato su un canale che portava l’acqua al centro della città, finita la strada finalmente arrivammo nella piazza centrale, Lady Blue ci saluto e si diresse all’infermeria nell’angolo opposto al palazzo delle caste, con le sue grandissime scalinate, lasciai Darian e mi avviai al porto per registrarmi come mercante, mentre lui sali al piano dove c’erano gli uffici degli Scribi in attesa di essere ricevuto dall’Ubara o dal capo casta e prendere possesso del suo ufficio.
Trovai l’emiro seduto su un cuscino sotto la grande tenda, insieme a lui un uomo dalla carnagione molto scura e armato di scudo e spada, salutai e mi sedetti in un angolo, l’Emiro mi disse che lui era il compagno dell’Ubara lady Zypera, e che si chiamava sir Youroki era il costruttore della città, e da quello che avevo visto aveva fatto un grande lavoro, bevemmo del buon tè portato da una schiava e dopo le presentazioni e qualche parola di rito ci alzammo avviandoci verso la parte della piazza occupata dalle tante botteghe, soffermandoci su quella della profumiera, un avvenente donna, che sapeva come convincere i clienti, e all’Emiro vendette dei profumi per me puzzolenti ma che lei diceva piacciono alle donne, poi costeggiando quelle grandi colonne intervallate da grandi palme arrivammo all’infermeria dove lady Blue era intenta a preparare delle fasce nel caso dovessero servire ai guerrieri, in quel tempo i guerrieri Torvie, spesso cercavano di atterrare con il loro Tarl nell’isola, aspettammo che finisse il suo lavoro, controllo i pochi malati poi usci e insieme ci dirigemmo verso la taverna per il nostro pranzo, era tutto nuovo per noi ma presto ci saremmo ambientati.
Darian, si vedeva lontano un miglio che aveva preso una cotta per quella bellissima donna, anche se non molto alta ma ben fatta con un viso d’angelo, la guardava estasiato e sorrideva ad ogni sua parola, e quando seppe che la sua famiglia era stata rapita dalle pantere l’anno prima pianse con lei.
Intanto uno schiavo venne di corsa ad avvertire Darian che l’Ubara lo aspettava nel suo grande ufficio del suo palazzo, saluto lady Blue e si avvio insieme allo schiavo verso quel palazzo, lady Zypera lo accolse con tutti gli onori, aveva sentito parlare di lui ed era felice che volesse vivere con loro e lavorare come magistrato, il capo degli Scribi era lontano per delle riunioni con suoi colleghi nella lontana città di Tor, l’Ubara ordino allo schiavo di preparare l’ufficio e assegnare una schiava al Magistrato Darian, poi gli dette le chiavi della città e lo saluto augurandogli buon lavoro, lasciamo il palazzo ci dirigemmo verso l’ufficio.
I giorni passavano e la città sempre in fermento molti commerci tra pirati e mercanti della zona Darian aveva il suo da fare con i certificati, ma non perdeva occasione per corteggiare lady Blue, ormai si vedeva che i due si amavano, L’Emiro alto con i suoi lunghi capelli biondi era bellissimo, lei con il suo vestito verde orlato con fili d’oro, formavano una bella coppia, fu così che Darian chiese all’Ubara di poter corteggiare lady Blue, ottenuto il consenso inizio la frequentazione, non perdevano occasione per dimostrare le loro effusioni e il loro amore, ormai i preparativi della cerimonia di compagnia erano alla fine fin che non successe qualcosa che cambio la vita di Darian, una mattina mentre erano seduti all’ombra della grande tenda, degli uomini travestiti da guerrieri senza fare alcun rumore aggredirono l’Emiro alle spalle colpendolo alla testa facendogli perdere conoscenza, legarono lady Blue imbavagliandola, scomparvero come in silenzio come erano arrivati, quando L’emiro si sveglio mezzo tramortito capi che avevano rapito la sua innamorata e uno schiavo che aveva cercato di difenderla era morto a terra, dopo aver dato l’allarme arrivarono le guardie con il comandante, che escluse che i suoi uomini potessero averlo fatto, e il Magistrato Darian ordino delle indagini e delle pattuglie furono sguinzagliate in perlustrazione nel deserto che circonda la città.
Dopo tanti giorni di indagini niente venne fuori, le guardie al cancello erano sicure che nessuno fosse uscito quindi c’era qualcosa che non andava ma le indagini non si fermarono, mentre il Magistrato Darian era sempre più triste, aveva assaporato la felicità ma gli era sfuggita di mano.
Fine 4° parte
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