LA STORIA DI NINDE

     Vi voglio raccontare la storia di Ninde Dragon, una splendida fanciulla che ho conosciuto in un villaggio al nord, la prima cosa che ho visto appena arrivato al porto e stata Lei la piccola Ninde,  il suo aspetto esotico, un miscuglio di pelle  chiara e scura,non nascondeva la sua provenienza sicuramente del Sud  forse Shendi, ma le sue radici sicuramnte ereditata da lontani parenti di pelle nera, il suo corpo molto sinuoso e con curve accentuate non molto alta ma con tutto al posto giusto, i suoi capelli castani con riflessi chiari e i suoi occhi verdastri e molto profondi con un verde miele al centro, non era molto alta poteva essere a occhio e croce  alta 1.65, con un peso che non deve superare i 60-65 kili, la sua corporatura tuttavia molto atletica , con gambe muscolose di chi cammina molto, lei è molto intelliggente. sa come comportarsi con i visitatori ed è padrona di se parla speditamente,. e presenta le cose come una stratega, anche se ha volte lascia intravedere la sua diffidenza verso gli estranei.
 Accoglieva i visitatori nel nome del suo padrone, mi ha incuriosito molto e gli ho chiesto di raccontarmi la sua vita, lei un po titubante all'inizio  non ha un carattere molto aperto e loquace ma la mia domanda l'ha incuriosita e mi dice che ha una sua storia particolare scritta da lei nei momenti liberi di nascosto dal suo padrone, e che sarebbe felice di darmela in modo che io possa pubblicarla sul giornale..
Gli do appuntamento alla taverna quando avra finito il suo lavoro, e portera le sue pergamene  per me.

Inizio a leggere la sua storia......'' Viene da Schendi, nata nella tribù Mamba. Figlia di Ninde Naihjara Hjara e di un uomo apparentemente libero di cui non conosciamo il nome, che secondo sua madre aveva lineamenti nordici (grossi capelli biondi quasi alvin, pelle pallida e occhi azzurri) ma non aveva mai visto né ricorda di aver incontrato.
Ricorda un passato burrascoso e solo a sprazzi, di brevi frasi, urla, lamenti tipici dell'odio. Quella è stata la notte che ha rotto la sua stabilità, che crede l'ha fatta crescere e ha smesso di essere una ragazza per trasformarsi nel processo di diventare una donna forte, l'invasione del suo villaggio mamba, vedendola bruciata, piena di morti e perdendo sua madre. soprattutto., ha generato un grande trauma e ha riempito molto tempo nel suo cuore di dolore, risentimento, rabbia, rabbia e importanza. Quella notte vide morire la madre e lei come sua successore e ricorda con fuoco le sue ultime parole che urlò "Scappa Scappa Nindina"
  Allo stesso tempo ha detto "mia figlia vi ucciderà tutti e mangerà la cena sui vostri teschi".
Era difficile sentirsi improvvisamente sola, giovane, indifesa e avere così tanta oscurità dentro di sé, è rimasta nascosta nelle foreste per 1 anno, cacciando da sola e parlando con animali, piante e alberi. In questo periodo della sua vita in solitudine, uccise ogni uomo che poteva con i suoi pugnali dietro le erbacce, voltandogli le spalle, e le ultime parole di sua madre risuonavano sempre nella sua mente e per questo motivo, con risentimento, gli strappò le clavicole da dietro a davanti e poi gli tagliò la testa e scalciò a terra con disprezzo. In alcune lune si nutriva anche della carne umana di coloro che aveva annientato, per rallegrarsene, come rituale alla luna e in onore di sua madre.
Dopo un anno sentì che stava per impazzire e cominciò a dimenticare molte delle conoscenze che sua madre le aveva insegnato quando era piccola: medicina, scrittura e lingue, buone maniere e danze, così iniziò a tracciare il suo progetto: Entrare come una ragazza stupida e debole in una grande città, per vendicarsi un giorno di quegli uomini che avevano distrutto la sua famiglia. Ben presto fu ridotta in schiavitù e continuò nell'ombra a tramare la sua vendetta, ma tutto cambiò i suoi piani quando dopo 6 mesi: incontrò Mariash, sua sorella e insieme condivisero storie per un po' e lei iniziò ad acquisire e lasciare in secondo piano le sue cose più belle. parte istintiva e selvaggia, diventando più delicata e seguendo i consigli della sorella per sopravvivere.