DA VICTORIA A VENNA
LA STORIA DI THENKA LA PROFUMIERA
Mi ha molto colpito la storia della profumiera Tenka,
inseguita da Ulir suo protettore, che si atteggia a fratello, e da Amir, che
gli aveva preparato la nuova profumeria
nella città di Nykus dove loro vivono dopo la caduta di port Victoria,
ricordo bene il giorno della votazione per eleggere il capo casta dove io ero
in lista ed avevo buone probabilità di essere eletto, loro dopo aver votato
presero la prima nave, lasciando la città, portandosi con loro tanti cittadini
e schiavi, la citta rimasta spopolata cadde
tutti scapparono nella foresta.
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ARGOS
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Nella confusione,
mentre la mia schiava Fahima raccoglieva gli oggetti più preziosi io
l’aspettavo fuori le mura, sulla strada per la foresta, fu allora che Timmer il
giocatore approfittando della confusione, rapì Fahima con l’aiuto dello slaver,
scappo con una sua nave in partenza, io aspettati molto tempo su quella strada,
ormai tutti cadeva, era un pericolo rimanere, e mi incamminai insieme ad altri
cittadini verso la foresta fu allora che incontrai Tenka.
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HESTIA |
Non la conoscevo
personalmente, avevo sentito parlare bene di lei, e mi offrii di scortarla fino
alla foresta dove avremmo avuto delle capanne tolte ad una tribù di pantere
annientate. lei accetto anche se capite bene in quei momenti di paura e
disperazione ognuno guarda con sospetto il suo vicino, e per tranquillizzarla
gli dissi che ero un Magistrato e che sono anche redattore ed editore di un
giornale, e mi piacerebbe scrivere di lei e della sua vita, e lei accettò anche
se disse non ho tanto da raccontare.
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TENKA |
Sono nata a Port Kar
nella citta dei dodici capitani ma non ho un ricordo dei miei genitori, cioè
mio padre marinaio parti che ero piccola, mentre mia madre rimasta sola fu
messa al collare, e portata via dalla città, io crescevo e le She-Hur
ritenevano che avessi molte abilita specie nei commerci, cosi fui adottata da
un vecchio mercante, che abitava solitario nelle vicinanze della città di Sais,
e grazie a lui fui introdotta nella casta dei mercanti, dopo che avevo imparato
a leggere e scrive e fare di conto, grazie anche ad un guerriero di nome Hlena,
lui veniva da Svago, e suo padre sir Ender viveva anche lui in port Victoria.
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PORT VICTORIA
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Non avevo una
pietra di casa fissa, ma viaggiavo in continuazione per i miei commerci dopo
che il vecchio mi aveva lasciato il suo magazzino, poi tornai a Kar e ci rimasi
qualche tempo alla fine mi spostai in port Victoria dove i commerci rendevano
di più, li conobbi un commerciante Torvalsdland diventammo di compagnia, un
giorno arriva una nave ed un uomo si presenta come mio padre ma io non
conoscevo quell’uomo era un estraneo per me avermi abbandonata aveva rotto il
legame della famiglia.
Lo lasciai andare per
la sua strada, io sono una donna difficile da gestire, anche il mio compagno
poco prima della conferma della compagnia scomparve, ed io rimasi sola e penso
sia la cosa migliore, ma non si sa mai un domani se incontro un uomo che mi ami
e che mi capisca.
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FAHIMA |
In port Victoria
incontrai mia madre, lei passava da un collare ad un altro, si chiama Kurio ora,
ma dopo qualche tempo scomparve anche lei, in pratica quando una madre e una
schiava teoricamente non è più tua madre, E Ulir è il fratello del mio vecchio
compagno torvaldsland, e lui pensa di essere anche fratello mio ecco per che,
mi tratta cosi e per che vuole che ritorni a Nykus, ma io devo seguire i miei
affari e sono determinata a finire il mio lavoro qui in Venna, in quanto ad
Amir lui senza il mio parere a replicato il mio negozio a Nycus anche l’insegna
uguale e tutto il resto preparando la strada per muovermi li, ma io ricordo che
parlando con l’Amministratrice lady Monkee anche lei diceva che era molto
strano che non appena votato per il capo casta in Victoria andò via insieme agli altri.

Vogli cercare di
vivere felicemente lavorando e fare
commerci, e finirò con l’aiuto di lady Zoey
una mia grande amica, in quanto alla benda che porto all’occhio tutti
noi abbiamo il nostro segreto che ci portiamo addosso,, a volte e meglio
dimenticare ma la realtà è quella che ci porta a comportarci in un certo modo,
e detto questo mi saluta e se ne va silenziosa verso le grandi scale
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