venerdì 9 dicembre 2022

 

DA VICTORIA A VENNA

LA STORIA DI THENKA LA PROFUMIERA

 


Mi ha molto colpito la storia della profumiera Tenka, inseguita da Ulir suo protettore, che si atteggia a fratello, e da Amir, che gli aveva preparato la nuova profumeria  nella città di Nykus dove loro vivono dopo la caduta di port Victoria, ricordo bene il giorno della votazione per eleggere il capo casta dove io ero in lista ed avevo buone probabilità di essere eletto, loro dopo aver votato presero la prima nave, lasciando la città, portandosi con loro tanti cittadini e schiavi, la citta rimasta spopolata cadde  tutti scapparono nella foresta.

ARGOS
    Nella confusione, mentre la mia schiava Fahima raccoglieva gli oggetti più preziosi io l’aspettavo fuori le mura, sulla strada per la foresta, fu allora che Timmer il giocatore approfittando della confusione, rapì Fahima con l’aiuto dello slaver, scappo con una sua nave in partenza, io aspettati molto tempo su quella strada, ormai tutti cadeva, era un pericolo rimanere, e mi incamminai insieme ad altri cittadini verso la foresta fu allora che incontrai Tenka.

HESTIA

 

  Non la conoscevo personalmente, avevo sentito parlare bene di lei, e mi offrii di scortarla fino alla foresta dove avremmo avuto delle capanne tolte ad una tribù di pantere annientate. lei accetto anche se capite bene in quei momenti di paura e disperazione ognuno guarda con sospetto il suo vicino, e per tranquillizzarla gli dissi che ero un Magistrato e che sono anche redattore ed editore di un giornale, e mi piacerebbe scrivere di lei e della sua vita, e lei accettò anche se disse non ho tanto da raccontare.

TENKA
    Sono nata a Port Kar nella citta dei dodici capitani ma non ho un ricordo dei miei genitori, cioè mio padre marinaio parti che ero piccola, mentre mia madre rimasta sola fu messa al collare, e portata via dalla città, io crescevo e le She-Hur ritenevano che avessi molte abilita specie nei commerci, cosi fui adottata da un vecchio mercante, che abitava solitario nelle vicinanze della città di Sais, e grazie a lui fui introdotta nella casta dei mercanti, dopo che avevo imparato a leggere e scrive e fare di conto, grazie anche ad un guerriero di nome Hlena, lui veniva da Svago, e suo padre sir Ender viveva anche lui in port Victoria.

PORT VICTORIA
     Non avevo una pietra di casa fissa, ma viaggiavo in continuazione per i miei commerci dopo che il vecchio mi aveva lasciato il suo magazzino, poi tornai a Kar e ci rimasi qualche tempo alla fine mi spostai in port Victoria dove i commerci rendevano di più, li conobbi un commerciante Torvalsdland diventammo di compagnia, un giorno arriva una nave ed un uomo si presenta come mio padre ma io non conoscevo quell’uomo era un estraneo per me avermi abbandonata aveva rotto il legame della famiglia.

  Lo lasciai andare per la sua strada, io sono una donna difficile da gestire, anche il mio compagno poco prima della conferma della compagnia scomparve, ed io rimasi sola e penso sia la cosa migliore, ma non si sa mai un domani se incontro un uomo che mi ami e che mi capisca.

FAHIMA
    In port Victoria incontrai mia madre, lei passava da un collare ad un altro, si chiama Kurio ora, ma dopo qualche tempo scomparve anche lei, in pratica quando una madre e una schiava teoricamente non è più tua madre, E Ulir è il fratello del mio vecchio compagno torvaldsland, e lui pensa di essere anche fratello mio ecco per che, mi tratta cosi e per che vuole che ritorni a Nykus, ma io devo seguire i miei affari e sono determinata a finire il mio lavoro qui in Venna, in quanto ad Amir lui senza il mio parere a replicato il mio negozio a Nycus anche l’insegna uguale e tutto il resto preparando la strada per muovermi li, ma io ricordo che parlando con l’Amministratrice lady Monkee anche lei diceva che era molto strano che non appena votato per il capo casta in Victoria  andò via insieme agli altri.

    Vogli cercare di vivere felicemente  lavorando e fare commerci, e finirò con l’aiuto di lady Zoey  una mia grande amica, in quanto alla benda che porto all’occhio tutti noi abbiamo il nostro segreto che ci portiamo addosso,, a volte e meglio dimenticare ma la realtà è quella che ci porta a comportarci in un certo modo, e detto questo mi saluta e se ne va silenziosa verso le grandi scale

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