LA STORIA DELL'EMIRO DARIAN 2
LA CITTA' DI LANDA
Arrivai all'isola di Landa con una nave di Pirati diretti ad Anango, quello che mi stupì fù la bellezza della città vista dal porto, tanti palazzi con cupole d'oro svettavano nel cielo.
Scesi la passerella attraversando il pontile e mi diressi seguendo alcuni pellegrini al grande portone principale, protetto da una altissimo cancello in ferro, ma quello che più mi stupi e raccapriccio furono alcune teste impalate su delle lance messe ai lati della strada che portava all'ingresso .
La mia meraviglia non finiva mai perche tuo era cosstruito con marmo pregiatissimo sicuramente importato, non credo che ce ne fosse nell'isola, e tante piante lussureggianti sembrava un grande Eden,arrivati alla porta del Capo della casta degli Scribil Comandante dopo aver bussato, entro presentandomi alle donne che in quel momento lavoravano nella grande sala, ricordo bene Lady Moon, Lady Blue, e lady Zypero, che mi disse essere la Tratrix, compagna di sir Youroki, che nella città era il costruttore, ma che avrei conosciuto il giorno dopo perche impegnato nei lavori del sotterraneo. Mi presentai a tutti dicendo di essere solo Darian di Korat, non dissi mai di essere l'emiro dell'Oasi delle sette palme, volevo vivere tranquillo in quella città bellissima e ricchissima, Lady Zypero mi disse che potevo lavorare nella casta,io gli risposi che volevo provare per una settimana prima di accettare il lavoro di magistrato, nella città mancava, dopo che l'ultimo era partito per il grande Nord.
Poi fu la volta della mia casa, lady Moon disse che la villa sopra la collina dove lei viveva, era vuota e se volevo potevo occuparla anche se era un pò lontana dalla citta, ma si aveva una vista meravigliosa sul mare e sulle colline.
Accettai perche non volevo vivere in qualche palazzo che si affacciava sulla piazza centrale sempre affollata, preferivo la tranquillita di una casa nella natura. Sulla collina di fronte alla mia c'era la casa del comandante delle guardie, un omaccione che avevo gia conosciuto al porto.
Iniziai il mio lavoro,più che altro controllavo tutti i vecchi documenti e le varie cause pendenti, tra cui quella della schiava che aveva rubato del pane al forno, e intanto con lady Blue giorno dopo giorno notavo una bella affinita, mi piaceva quella donna che era sempre al mio fianco aiutandomi nel lavoro, spesso la sera l'accompagnavo fino al cancello della sua casa ai piedi della collina subito dopo il fiume, spesso mi intrattenevo con lei discutendo del lavoro e raccontandoci la nostra vita nel pianeta.
Come era destino, ci innamorammo e gli chiesi di poter essere il suo corteggiatore, naturalmente lei che era protetta dal comandante delle guardie, mi disse di chiedere a lui se potevo, e con il suo permesso iniziai la mia relazione con lei. Un giorno mentre io ero in viaggio per Shendi, un Predone aspetto Blue sulla strada deserta del lungomare e la catturo portandola via sulla sua nave ormeggiata nella rada del porto.
Quando tornai seppi del fatto, e che il comandante era parrtito per cercarla , ma fu tutto inutile non la trovarono mai. Io iniziai ad investigare perche ero sicuro che qualcuno in città avesse favorito quell'uomo, ma brancolavo nel buio, finche un giorno mentre ero seduto seminascoto nella piazza all'ombra di una grande palma, notai qualcosa di strano d'aventi alla bottega delle profumiera, mi incuriosii e senza dare nell'occhio mi avvicinai nascosto dalle colonne , vidi benissimo una pantera uscire dalla profumaia, chiami due guardie che subito catturarono quella donna, entrai nel negosio perlustrandolo finche non scoprii un passaggio segreto che portava al porto, feci arrestare la pantera e dissi alle guardie di portarmi la profumiera per interrogarla.
Intanto il comandante si fece consegnare la profumiera e la fece rinchiudere in una segreta.
Poi con le sue guardie usci in perlustrazione per catturare eventuali altre pantere, ma nessuno avrebbe mai sospettato che il comandante era un vecchio Torvie e che daccordo con la profumiera, aveva svelato il passaggio, cosi mentre lui era in pattugliamento fuori le mura dei Torvie sui loro Tarl. volavano davanti al cancello intimandoci di consegnarli la città............
continua




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