lunedì 23 novembre 2020

 I VIAGGI DI DARIAN


8°.....LA VITA  IN OLNI  SCORRE


    

Dopo aver risolto il caso del banchiere, la vita in Olni scorreva lentamente come un pigro fiume che lentamente scivola verso il mare, e vero avevo ancora da risolvere il caso della moglie del guerriero, ma facevo finta di studiarlo, ma in effetti prendevo tempo, avevo convocato la donna nel mio ufficio, ma si era presentata con i suoi due figli gia ometti quindi non avevo potuto approfondire la questione come mi sarebbe piaciuta su una pelliccia davanti al fuoco del camino, quindi avevo dato un altro appuntamento.

    Mi ritornavano in mente i ricordi da bambino, mentre assorto guardavo nel vuoto verso il grande fiume Wosk. Io sono nato nella città di Ship Rock, nella provincia di Shendi, dove mio padre è notaio della città, mia madre che aveva preso la Casta alta di mio padre lo aiutava in ufficio nell'archiviare i vari rotoli che lui compilava, la citta era prolifera e c'era molto da fare.

   Quando mori mia madre uccisa dalle Talunes, fuori le mura in riva al fiume, intenta a bagnarsi i piedi, per rinfrescarsi dal forte caldo. Mio fratello Orlando aveva già lasciato il campus, si era laureato come Scribe, magistrato e avvocato, aveva mandato un messaggio dicendo che si trasferiva a Port Kar. una grande città situata dove il fiume si immerge nel mar di Thassa, mio padre ormai vecchio, non era più in grado di seguirmi negli studi, oltre ad essergli aiutante nel suo ufficio, situato in cima alla torre della biblioteca e tribunale, decise insieme all'Ubar di mandare al campus anche me, mandò un messaggio a lady Janette chiedendogli di prendersi cura dei miei studi, e di seguirmi per farmi diventare un buon Scribe.

    E qualcuno lo ero diventato, avevo studiato tanto notte e giorno, seguendo alla lettera gli insegnamenti di lady janette e della sua aiutante la kajira Cristha, ero ormai laureato, avevo solo bisogno di lavorare, non volevo tornare in quella tetra città di Port Ship. con la prima nave che partiva dall'isola, mi imbarcai, la destinazione era la citta di Tarmfell dove l'Ubar sir Ming, con la sua compagna lady Chiara e la sua fidata kajira betty, mi presero a benvolere accogliendomi nella loro grande casa, situata alla fine della piazza con aiuole ed alberi, dopo essermi ambientato dando prova di bravura sir Ming mi nomino ambasciatore della città, iniziando cosi a fare brevi viaggi nelle citta e villaggi vicini.

    Successe che sir Ming, si invaghi di una nuova schiava, giunta prigioniera dal pianeta Terra, molto bella, alta, con la pelle color cioccolato, si sa la gelosia delle donne creò un putiferio nella grande casa, sir Ming un vecchio guerriero dai tempi delle battaglie tra la citta di AR e la citta di Kor, ripudio la sua compagna lady chiara, la segregò, per poterla rendere schiava quando sarebbe tornato lo Slaver, ma lady Chiara aiutata dalla piccola Betty, scappo su una nave diretta al Nord,

    Rimasi alquanto toccato da quel fatto, ero sempre triste, sir Ming capi la mia solitudine e mi destino una schiava personale, cosi  mi sembro meno dura la vita in città, ma io volevo molto bene alla lady e la pensavo sempre.

   Dopo qualche mese un Capitano di una nave arrivata al porto dal nord, mi porto un messaggio, dove lady Chiara mi scriveva che viveva al villaggio di Fjilsberg, diventata compagna dell'Ubar, mi invitava a raggiungerla, non ero felice a Tarmfell presi quello che mi apparteneva, compreso diverse mappe, che durante il periodo in citta avevo disegnato e mi imbarcai alla volta di quel villaggio sperduto nella neve e nel ghiaccio perenne.

    Non fu facile la traversata, ne il cammino nella pista innevata per raggiungere quel villaggio sperduto, arrivai era quasi sera, il freddo pungente, non conoscevo quel freddo,  abituato al sole del sud,.La vita si viveva tutta in una grande costruzione dal tetto spiovente, entrando pero si sentiva il calore dei fuochi, accesi in cucina  e davanti al grande tavolo, dove molti guerrieri, uomini e donne senza velo sedevano, le schiave andavano e venivano dalla cucina servando a tavola, in fondo su delle poltrone con grandi pelli c'erano seduti lady Chiara e il comandante, nei villaggi del Nord non esistono caste, ero arrivato in tempo per mangiare, mi invitarono a sedere tra un boccone e l'altro mi spiegavano la loro vita ed io raccontavo dei miei viaggi............continua

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