RACCONTI D'ESTATE-MALDIMARE
Eccomi a ricordare quello che eravamo, i posti noti e la gente conosciuta.
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| VIA ARGENTO |
La mamma, quell'anno si compro un nuovo costume, ricordo era viola a fiori sgargianti, aveva una stoffa con pieghe sul davanti, è strano ma non la ricordo come una donna, da bambino non mi staccavo un momento da lei, sapevo bene che quando uscivamo, ci comprava sempre il gelato,a volte da Caffè Roma, a volte da Mario Musolino,sulla via Argento, quella che dalla Cattedrale arriva alla Porta Vecchia, passando dalla chiesa del Purgatorio, dove dalla finestra con la grata in una stanza, in grandi bacheche ci sono ancora le Mummie di vecchi confratelli del settecento, quando passavo con la mamma, lei si fermava a pregare, era una devota di tutti i Santi, e morti compresi, e di tutte le Madonne, li guardavo, nascosto dietro di lei, c'erano ceri accesi ovunque e nell'oscurità quelle mummie mi terrorizzavano, anche per delle storie, che i grandi raccontavano a proposito di fantasmi e morti viventi, - Scazzeridd- e la donna col tamburo -
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| LE MUMMIE DELLA CHIESA DEL PURGATORIO MONOPOLI -1687- |
Capitava a volte di dover andare a prendere le scarpe riparate, da Cocola il calzolaio, aveva banchetto nella casa proprio di fronte alla Chiesa,io avevo paura e piangevo, anche se poi dopo qualche minaccia, e qualche -scappelloto- ci andavo, rasentando le mura della Cattedrale e del campanile,
Poco prima c'era la stradina che girando intorno al grande campanile usciva sulla grande Muraglia con i cannoni, dove allora -Antonioccio- detto Zorro, faceva le corde e i fiscoli rotondi per le presse idrauliche, che schiacciavano le olive per fare olio, eravamo affascinati noi piccoli, vedendo come costruiva le lunghe cime per i pescherecci, con lui ricordo lavorava un ragazzo della nostra eta, forse un anno di più, si chiamava -m'noccio-(Domenico) che aiutava a girare le grandi ruote per intrecciare le corde, stavamo un po a guardare, poi
camminando sulla destra, si arrivava alle stalle di -Siliodd-, e di un Ferra cavallo (maniscalco), nonostante la puzza della cacca, guardavamo con interesse il lavoro di quell'uomo che prendeva misura e costruiva i ferri agli zoccoli, e li posizionava con grossi chiodi che costruiva lui stesso, io sempre mi chiedevo se non sentisse dolore il cavallo per quella tortura.
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| FISCOLI PER LE OLIVE |
la mamma quell'anno disse:
-Se fate i bravi vi poterò al mare-
Non so cosa volesse dire per bravi, forse andare a prendere l'acqua alla fontana senza protestare,o stare chiusi in casa senza uscire in strada con gli amici,o sorbirci interi pomeriggi alla casa di zia Caterina,la sorella della nonna,non credo gli piacessero i bambini, lei non aveva avuti.non potevamo toccare niente,e aveva degli arazzi alla parete con scene di caccia,io fantasticavo,guardando quei grandi quadri
Fatto sta che noi felici aspettavamo con ansia il mare, il martedì successivo ci porto al mercato settimanale al Borgo, si fermo alle robe americane, e tra mille cose sul banco, ci scelse i costumi da bagno, il mio era amaranto liscio di seta, ma più che altro era un calzoncino da boxer, aveva la molla alla cinta bella larga con lacci che io stringevo a più non posso,e delle lettere stampate, lo prese, neanche lo misurai, mi piaceva era
fosforescente, bello, lo pago e tornammo a casa, lo lavò, il giorno dopo lo indossai, ci stavo due volte dentro, era larghissimo e dai lati d'avanti prendevo l'aria, mi vergognavo un poco, ma era l'unico modo per andare al mare alle Cozze, dove lei si sedeva sulla riva, controllando che non andassimo più in la della pancia nel mare.
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| MERCATO SETTIMANALE DEL MARTEDì A MONOPOLI |
Mentre il mio costume, più lo guardavo e più pensavo che secondo me la mamma, mi vedeva molto più grande e molto più dotato di quello che ero.




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