domenica 17 maggio 2020

LA NOTTE-MAL DI MARE

IL MARINAIO

  Era 1°giovanotto di coperta,faceva carriera in Marina Mercantile.

Aveva iniziato da mozzo a Dicembre del 1966, poi 2°giovanotto, poi finalmente 1°, non cambiava poi molto come grado,solo aumentava il lavoro,spesso gli capitava di sostituire qualche marinaio malato, di guardia in plancia.
      Nonostante fosse ancora giovane,infatti aveva appena diciotto anni, aveva più di un anno d'esperienza sulle navi,quando era libero, saliva in plancia,passava il suo tempo libero, guardava il Radar,imparava la bussola, i venti, quando in plancia c'era tranquillità,il marinaio di guardia, gli faceva fare pratica al  timone, gli spiegava la rotta i gradi da seguire, tenendo un occhio alla bussola e uno alla Prua,che non ci fossero pescherecci o navi sulla rotta.
Imparai i colori della via,Rosso , Verde. lui gli diceva: < Verde a Babordo, Rosso Tribordo, quando vedi rosso sul tuo verde la nave ti viene incontro,se vedi verde,e nella tua stessa  direzione.Rosso con rosso Verde con verde la rotta mai si perde.
    Era già 1°giovanotto,guadagnava qualcosa in più, aveva la cabina singola, con lavandino, armadio e un bel'oblo,insomma aveva dei privilegi,poteva mangiare insieme ai Marinai,mentre da Mozzo mangiava con la guardia, lo trattavano come uno di loro, si sentiva grande, i primi tempi di sofferenza per il Mal di Mare, ora soltanto un ricordo.
Si avvicinava Natale del 1967,aveva compiuto diciotto anni a Settembre,un marinaio ebbe notizia che il genitore stava male, quindi sarebbe sbarcato  al primo porto,a bordo ci fu un po di trambusto, mancavano poche settimane alle feste di Natale nessuno rispondeva alla chiamata d'imbarco,
.....il Comandante visibilmente contrariato spesso parlottava con il 1°ufficiale, che a sua volta discuteva con il Nostromo.
Dall'agenzia, mandarono telegramma,c'era un  Giovanotto disponibile,pronto all'imbarco,erano in navigazione per la raffineria di Milazzo, quindi lui Siciliano, l'avrebbero trovato al pontile.
    il 1°ufficiale un marchigiano di Fano, piccolo e tarchiato lo chiamo nel suo ufficio sulla plancia, gli spiego che avevano deciso di promuoverlo Marinaio,ma che doveva sottoporsi ad un esame di coperta,non tutti erano d'accordo, il 2° ufficiale e il nostromo avrebbero preferito avere un marinaio con esperienza,il 1°ufficiale signor Casadio  gli disse < da oggi in poi  il pomeriggio,ti  farò io scuola, di nodi e di navigazione e di tutto quello che ancora non sapeva, per svolgere al meglio il lavoro di Marinaio sulla nave.
  Cosi fu, il pomeriggio verso le quattro, quando il primo si alzava dal riposino, veniva in coperta, gli spiegava per bene  tutto.sui nodi, già molti li conosceva, i venti li imparò alla svelta fino ai Quartini, anche la Stella Polare che indica il Nord, imparò a conoscere, tra il Gran Carro e il piccolo Carro, i lavori di coperta tipo:cucire le coperture delle prese d'aria 
MILAZZO PONTILI 
quelle in telo pesante, fare le Gasse alle cime d'ormeggio, cosa davvero complicata ai primi tempi, ci voleva molta forza, ma pian piano imparava,intanto saliva più spesso in plancia al timone, diventava bravo, il Marinaio anziano, si chiamava Checco Galluppo un Siciliano che abitava a Marghera dai tempi della guerra, per che sfollato con la famiglia, gli  voleva bene come un padre lo aiutava ,lui aveva solo figlie femmine, gli piaceva modo di lavorare di quel ragazzo, senza mai lamentarmi e sempre disponibile con tutti.

L'entusiasmo lo rendeva insostituibile,aveva fatto amicizia con il Tanchista,cioè il sotto ufficiale addetto al carico e scarico della petroliera,aiutato dai marinai, lui gli spiegava le varie valvole da aprire e chiudere, e la progressione delle tanke da scaricare o caricare, si può dire era un tipo particolare, non amava tanto il lavoro, ed  approfittava dell'entusiasmo di quel ragazzo, per non correre da Poppa a Prua.
Arrivati al pontile della raffineria di Milazzo,andarono in Capitaneria per il passaggio di categoria da Giovanotto a Marinaio, la burocrazia, ritornato a bordo,riprese il suo lavoro ma questa volta da Marinaio,nonostante la contrarietà del Nostromo sempre burbero e taciturno.
..Riprese la solita routine a bordo, navigazione, carico spesso in Libia e scarico a volte a Gela a Milazzo o Ravenna, dopo qualche mese eravamo a maggio in Libia faceva un gran caldo,mentre eravamo sotto carico il Tankista, scivolo su una macchia d'olio,
si lusso il piede, si gonfio molto ,non riusciva a camminare,erano sotto carico,con le Pompe sia da terra che dalla nave,un dramma, ufficiali e nostromo erano tutti in coperta,mentre lui continuava  il lavoro delle valvole,apriva e chiudeva come aveva imparato,tutti lo guardavano stupiti, il 1°ufficiale gli disse< quando sei vicino alla fine chiamami che ti aiuto con le pompe > cosi fu, vicino alla fine le ultime due tanke centrali, avvisarono il pontile di fermare le loro Pompe, lasciando solo una nostra, con il Motore a 500 giri, alla fine fermammo tutto, staccarono i grossi tubi  di carico, chiusero  tutti i passo d'uomo per il sigillo della Finanza locale.
A VENEZIA SI SCARICAVA A MARGHERA
Mentre si avviava a Poppa per la cena, il Comandante lo chiamò gli disse: < bravo >, con lui c'era un Ufficiale della  nave inglese, che caricava dall'altra parte del pontile, una grossa nave della Esso,lui insieme ad altri Ufficiali, aveva assistito alla scena, non si capacitava come un ragazzo potesse fare il lavoro di tanti uomini inglesi,aveva nelle mani due stecche di sigarette '< Player > buonissime, le dettero in regalo a quel giovane marinaio, complimentandosi.....
   Non so se quello fu il più bel giorno della sua vita .. sicuramente uno dei migliori,,,,,,,, 

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