domenica 17 maggio 2020

LA NOTTE-MAL DI MARE


CHI AMA IL MARE

Voi direte tutti, è vero, tutti amano il mare,uomini  che guardano l'infinito orizzonte, diventa tutt'uno si confonde con il cielo,

UNA GIORNATA AL MARE
CISTERNINO (BR)
Mio Padre era nato in un paesino dell'entroterra,Cisternino, anzi la sua famiglia  nei secoli passati erano stati i signori di Cisternino non  sapeva nuotare. non conosceva il mare, fin da  piccoli loro andavano solo il 1°Settembre, festeggiavano,la Festa del Mare, dal paesino scendevano in Autobus sgangherati di Ciccimarra, io non sapevo per che scendevano tutti a Torre Canne dalle campagne, ero piccolo,non capivo, era come la nostra Pasquetta tutti al mare, ..lui mi portava sempre con se insieme agli zii.
Cresciuti mio Padre ci portava a mare alle '' conche ''vicino alla Pentima Spaccata, ora come allora posto molto frequentato dai Monopolitani,era un punto di riferimento, c'erano  dei piccoli laghetti, con acqua salata (dette
lLE CALETTE DI MONOPOLI
appunto conche) i bambini potevano giocare felici, mentre i grandi si tuffavano dagli scogli facendo mille spruzzi nel mare, dove le ragazze, tenendosi per mano galleggiavano, loro felici ridevano compiaciute si divertivano.era quello un modo per divertirsi,mia Madre lei si che sapeva nuotare, il padre cioè mio Nonno era un pescatore, lei nata e vissuta  tra  il palazzo D'Andora..via s.Maria, palazzo di Menzè Bacchett, e via Perugini, ci portava a cala Cozze, dove Momino abitava con i suoi  molti figli nella grotta
LE CONCHE A MONOPOLI (PENTIMA SPACCATA)
soprastante, curava le cozze nell'acqua sorgiva, detta anche acqua di Cristo,e teneva pulita la spiaggetta,(spesso ci mandavano a riempire bottiglie d'acqua di Cristo era una specie di

purgante mai capito cosa dovessimo purgare, a casa non mangiavamo quasi niente, eccetto tanta ''n'grspiet'' fave,cicorie e pane duro, fichi secchi e carrube,forse per questo motivo,facevano fare delle puzze tremende).
 Ricordo lei, solo per le urla che faceva quando   tentavamo di allontanarci nel mare, aveva sempre paura di tutto mia Madre.... Avevo un costume  larghissimo tipo pantaloncini da box  che mi
cadeva continuamente,sicuramente comprato alle robe americane che allora arrivano in italia  (piano marshall)... dopo  aver penato non poco per le urla e le botte, tornavamo a casa passando per la porta vecchia, facevamo la fila alla fontana per lavarci i piedi, mia Madre con la scusa dei piedi ci metteva sotto incurante se fosse fredda, ci lavava non prima di averci spogliati nudi(non avevamo acqua in casa) noi piangevamo sia per la vergogna che per il freddo. 
   Terminava cosi la nostra giornata al mare,nel grande portone di via Perugini 1

CHI AMA IL MARE

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