LA NOTTE
IL GIORNO ....RACCONTI
L'estate si avvicinava,già il caldo si faceva sentire,dissi a mia moglie: usciamo la roba del mare dagli scatoli.
...... Quell'anno mia moglie disse:ora che i ragazzi sono cresciuti,non ho nessuna voglia di fare delle sfacchinate per andare al mare e riempirmi la casa di sabbia,vacci tu da solo se vuoi .
Rimasi di stucco, eppure ricordo lei era sempre stata entusiasta del mare,era nata proprio a due passi ,nella Porta Nuova,sulle scale,e il mare lo aveva sempre avuto a pochi metri dalla casa.
Provai in vari posti sia sugli scogli che sulla sabbia,da solo mi vergognavo un poco,con tutte quelle donne,era naturale guardarle, alcune poi non vi dico, non lasciavano niente al'immaginazione,a volte ridevano tra loro al mio indirizzo o almeno credevo,fatto sta che mi sentivo a disagio.
Un giorno ero fermo alla Porta-vecchia,indeciso dove scendere al mare, Gino un vecchio amico, che non vedevo da un po mi saluto,aveva borsone da mare,parlammo delle cose passate, il discorso fini sul posto che frequentava al mare,lui mi disse:vieni con noi sugli sogli sotto il Torrione,siamo un gruppo tutti amici, puoi stare con noi l'acqua e pulita e non ci sono ragazzi che danno fastidio.Scesi con lui sugli scogli che fanno da frangiflutti alla muraglia ,e al torrione,il percorso abbastanza accidentato,non era adatto ai bambini,quindi lui lasciava moglie e figli sulla spiaggia,aggregandosi ad un gruppo che sdraiati,oppure seduti prendevano sole, mentre in mare molte persone anche ragazzini giocavano tra loro, salutai tutti qualcuno lo conoscevo, altri erano facce nuove per me.
Ritrovai il padre e la madre della biondina,l'angelo che abitava vicino alla mia vecchia casa, da giovane consumavo litri di benzina con la moto, passando e ripassando sotto la sua finestra,(ma ora ormai sposata con il padrone della casa, dove abitavo da bambino in via Perugini 1).Loro una volta avevano una grande alimentari, in via Ginnasio,ma ormai anziani,l'avevano affittata e vivevano di rendita,con la loro pensione e affitto del locale,dove prima era il forno di '' cristo-all'orto''il padre di Tino (il tre per via degli occhi strabici),dicevo erano una coppia affiatatissima, loro erano il faro di tutto quel gruppo variegato.
Oltre a Ciccio e Laura dell'alimentari.c'era un altro Ciccillo un tipo basso e tozzo un ex cuoco, aveva lavorato sulle navi,passava il tempo sott'acqua a cercare Polipi,che spesso trovava,in competizione con Gino il mio amico Capo-di-ferro, trovavano anche polipi piccolissimi,che ancora chiamavano la loro mamma,un tipo presuntuoso che teneva sempre il discorso con aria da play boy.
C'era una signorina bassa e all'antica,era single,non credo avrebbe mai trovato qualcuno,lavorava in un albergo,il fratello pescatore,aveva peschereccio al porto.
....Poi due signorine che abitavano vicino al castello,in via Comes,io le conoscevo di vista,per che anch'io avevo abitato nella stessa via,anche loro single, ma già avanti negli anni sulla cinquantina,ma li portavano bene.
....Il dottore,un cardiologo Barese con la moglie, una bella signora bionda, si erano comprati la casa proprio alla porta-vecchia,avevano un figlio,giovane sui 16 anni un vero peperino ,si notava subito,che venivano dalla Città.
....Vito il Tedesco, abitava in via Purgatorio,io conoscevo la sua famiglia da ragazzo,poi persi di vista,una sorella della mia eta era stata fidanzata con Vito, il mio amico del cuore(ora in Paradiso),mentre la sorella Marta aveva lavorato con mia zia Marietta in campagna, prima di emigrare per Udine,lui veniva in estate con la moglie, anche lei tedesca, ma bruna stranamente,io avevo sempre pensato che fossero tutte bionde.
.....Non ci si annoiava .si scendeva dagli scogli che Ciccio teneva sempre puliti per non scivolare,anche in mare si continuava a parlare nuotando,
....Un personaggio particolare era Franco il Modenese che scendeva la mattina presto, metteva asciugamano e ombrellone e andava via, tornava sul tardi e litigava se qualcuno aveva spostato le sue cose,oppure se si mettevano sul gradino per
scendere in mare,nelle ferie d'Agosto, veniva la figlia Monica da Modena, carina ma anche lei avanti con gli anni,diciamo sui quaranta, faceva maestra ai bambini dell'asilo,spesso parlavo con lei,anche se il padre geloso,mi guardava in cagnesco, anche il figlio un barilotto, giornalista veniva qualche volta da Reggio-Emilia.
.....Ormai eravamo diventati un gruppo affiatato,un punto di riferimento,per la mattinata al mare evitando la noia.
Dicevo, quell'anno arrivò anche una bella signora con una bambina piccola, tre o quattro anni,molto bella e ben fatta,metteva sempre costume intero,mai un bichini,si sedeva su uno scoglio piatto con la sua bambina, prendeva il sole.
....Non dava confidenza a nessuno,stava li da sola, un po triste,noi educatamente la salutavamo sia che arrivasse o che andasse via,a volte portava la piccola sulla spiaggia per farla bagnare,il mio amico Gino, ci raccontò che aveva appena divorziato,che il marito alquanto violento aveva un altra donna. Io pensavo, come si poteva tradire una donna cosi bella e dolce nel parlare, fatto sta che giorno dopo giorno facevamo amicizia,ogni scusa era buona per essergli vicina e scambiare due chiacchiere,a me piaceva molto quella donna.
....Un giorno,di martedì c'era poca gente sugli scogli, erano quasi tutti al mercato settimanale,stavo con Gino.gli altri man mano andavano via,io iniziai a parlare con la signora,mi raccontò di se della sua vita del fallimento del suo matrimonio e della bambina e che viveva da sola.
.....Mi confessò, che cercava qualcuno per vivere con lei,aveva bisogno, era ancora giovane e doveva mantenere la bambina.
....Mi chiedeva di me del mio lavoro della mia posizione,insomma sondava la possibilità di intrecciare un rapporto, che potesse sfociare nel matrimonio,oppure in una relazione, che gli facesse fare una vita tranquilla, o almeno cosi credevo,Gino capì tutto e mi strizzo l'occhio.
....Mi spaventai ,anche se più la guardavo e più mi attraeva,con un po di fatica ritornai alla realtà,io ero sposato con moglie e due figli adolescenti,non potevo sobbarcarmi altri problemi,quindi con una scusa, la salutai e andai via.
....Lei comunque,ogni giorno dopo il mare si fermava alla fontana,lavava la bambina e i suoi piedi,poi al bar di fronte, prendeva un gelato per la bambina e da bere per lei, non disdegnava di guardare il gestore del bar,che giorno dopo giorno, instaurò con lei un rapporto di amicizia, sfociato in amore, infine in matrimonio.....Fummo tutti felici quando lo venimmo a sapere,finalmente anche per lei un po di felicità..............
IL GIORNO ....RACCONTI
L'estate si avvicinava,già il caldo si faceva sentire,dissi a mia moglie: usciamo la roba del mare dagli scatoli.
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LA PORTA VECCHIA DI MONOPOLI |
Rimasi di stucco, eppure ricordo lei era sempre stata entusiasta del mare,era nata proprio a due passi ,nella Porta Nuova,sulle scale,e il mare lo aveva sempre avuto a pochi metri dalla casa.
Provai in vari posti sia sugli scogli che sulla sabbia,da solo mi vergognavo un poco,con tutte quelle donne,era naturale guardarle, alcune poi non vi dico, non lasciavano niente al'immaginazione,a volte ridevano tra loro al mio indirizzo o almeno credevo,fatto sta che mi sentivo a disagio.
Un giorno ero fermo alla Porta-vecchia,indeciso dove scendere al mare, Gino un vecchio amico, che non vedevo da un po mi saluto,aveva borsone da mare,parlammo delle cose passate, il discorso fini sul posto che frequentava al mare,lui mi disse:vieni con noi sugli sogli sotto il Torrione,siamo un gruppo tutti amici, puoi stare con noi l'acqua e pulita e non ci sono ragazzi che danno fastidio.Scesi con lui sugli scogli che fanno da frangiflutti alla muraglia ,e al torrione,il percorso abbastanza accidentato,non era adatto ai bambini,quindi lui lasciava moglie e figli sulla spiaggia,aggregandosi ad un gruppo che sdraiati,oppure seduti prendevano sole, mentre in mare molte persone anche ragazzini giocavano tra loro, salutai tutti qualcuno lo conoscevo, altri erano facce nuove per me.

Oltre a Ciccio e Laura dell'alimentari.c'era un altro Ciccillo un tipo basso e tozzo un ex cuoco, aveva lavorato sulle navi,passava il tempo sott'acqua a cercare Polipi,che spesso trovava,in competizione con Gino il mio amico Capo-di-ferro, trovavano anche polipi piccolissimi,che ancora chiamavano la loro mamma,un tipo presuntuoso che teneva sempre il discorso con aria da play boy.
C'era una signorina bassa e all'antica,era single,non credo avrebbe mai trovato qualcuno,lavorava in un albergo,il fratello pescatore,aveva peschereccio al porto.
....Poi due signorine che abitavano vicino al castello,in via Comes,io le conoscevo di vista,per che anch'io avevo abitato nella stessa via,anche loro single, ma già avanti negli anni sulla cinquantina,ma li portavano bene.
....Il dottore,un cardiologo Barese con la moglie, una bella signora bionda, si erano comprati la casa proprio alla porta-vecchia,avevano un figlio,giovane sui 16 anni un vero peperino ,si notava subito,che venivano dalla Città.
....Vito il Tedesco, abitava in via Purgatorio,io conoscevo la sua famiglia da ragazzo,poi persi di vista,una sorella della mia eta era stata fidanzata con Vito, il mio amico del cuore(ora in Paradiso),mentre la sorella Marta aveva lavorato con mia zia Marietta in campagna, prima di emigrare per Udine,lui veniva in estate con la moglie, anche lei tedesca, ma bruna stranamente,io avevo sempre pensato che fossero tutte bionde.
.....Non ci si annoiava .si scendeva dagli scogli che Ciccio teneva sempre puliti per non scivolare,anche in mare si continuava a parlare nuotando,
....Un personaggio particolare era Franco il Modenese che scendeva la mattina presto, metteva asciugamano e ombrellone e andava via, tornava sul tardi e litigava se qualcuno aveva spostato le sue cose,oppure se si mettevano sul gradino per
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ZONA ''CALA COZZE'' |
.....Ormai eravamo diventati un gruppo affiatato,un punto di riferimento,per la mattinata al mare evitando la noia.
Dicevo, quell'anno arrivò anche una bella signora con una bambina piccola, tre o quattro anni,molto bella e ben fatta,metteva sempre costume intero,mai un bichini,si sedeva su uno scoglio piatto con la sua bambina, prendeva il sole.
....Non dava confidenza a nessuno,stava li da sola, un po triste,noi educatamente la salutavamo sia che arrivasse o che andasse via,a volte portava la piccola sulla spiaggia per farla bagnare,il mio amico Gino, ci raccontò che aveva appena divorziato,che il marito alquanto violento aveva un altra donna. Io pensavo, come si poteva tradire una donna cosi bella e dolce nel parlare, fatto sta che giorno dopo giorno facevamo amicizia,ogni scusa era buona per essergli vicina e scambiare due chiacchiere,a me piaceva molto quella donna.
....Un giorno,di martedì c'era poca gente sugli scogli, erano quasi tutti al mercato settimanale,stavo con Gino.gli altri man mano andavano via,io iniziai a parlare con la signora,mi raccontò di se della sua vita del fallimento del suo matrimonio e della bambina e che viveva da sola.
.....Mi confessò, che cercava qualcuno per vivere con lei,aveva bisogno, era ancora giovane e doveva mantenere la bambina.
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FONTANA A MONOPOLI |
....Mi spaventai ,anche se più la guardavo e più mi attraeva,con un po di fatica ritornai alla realtà,io ero sposato con moglie e due figli adolescenti,non potevo sobbarcarmi altri problemi,quindi con una scusa, la salutai e andai via.
....Lei comunque,ogni giorno dopo il mare si fermava alla fontana,lavava la bambina e i suoi piedi,poi al bar di fronte, prendeva un gelato per la bambina e da bere per lei, non disdegnava di guardare il gestore del bar,che giorno dopo giorno, instaurò con lei un rapporto di amicizia, sfociato in amore, infine in matrimonio.....Fummo tutti felici quando lo venimmo a sapere,finalmente anche per lei un po di felicità..............
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