lunedì 20 aprile 2020

MAL DI MARE

Il bambino guardava stupito
era tutto nuovo per lui......


ONOFRIO-PIERO-DINO
Non aveva mai visto niente di simile,lui tutto casa e chiesa,anzi piu chiesa che casa,la mattina fino al pomeriggio alle quattro a scuola delle suore,il pomeriggio all'oratorio,poi funzione in chiesa,e finalmente a casa dove si aspettava il Papà dal  lavoro,non era difficile assistere al suo rientro stanco è sudato,a volte si accasciava su una sedia,prima di riprendere fiato.
  La Mamma si affaccendava nella zona cucina, da poco avevano comprato quella a gas con la bombola da Gino Dragone ,finalmente non usavano più quella a legna,il bambino di giorno andava con piacere a predere legna dal deposito che avevano giù al chiasso Perugini,il chiasso è una specie di piazzetta interrata,dove normalmente tutti gettavano acqua sporca nel tombino centrale,e se non li vedeva nessuno svuotavano anche orinale,ma la sera  piangeva aveva paura,scendere quelle scale alte è buie,i grandi spaventavano i bambini con le loro storie  di gnomi (scazzeridd),oppure la donna col tamburo(delle donne incinte si diceva rubavano bambini),o di fantasmi,i piccoli non uscivano la sera se non accompagnati,
..la sera se finiva la legna lo mandavano a prenderla,il ragazzo piangeva la mamma gli diceva vai ti guardo dalle scale,
andava poi saliva con il cuore che gli batteva a mille,di corsa sopra e tirava un sopiro di sollievo quando la porta si chiudeva alle sue spalle.
CHIASSO PERUGINI
     I suoi giochi la Mamma li teneva nell'armadio,la casa era piccola,qualche volta li usciva,una Corriera,una Macchina di latta colorata e un Pinocchio snodabile,una volta a scuola dalle suore fecero una festa e regalarono giocattoli,il bambino ricevette una scatola di costruzioni in legno,si divertiva a montare e smontare faceva delle cose fantastiche,non quello delle istruzioni del disegno sulla scatola.
    In casa con loro abitava una zia Mrietta zitella,la sorella maggiore della Madre che dalla morte della loro Mamma giovane(nonna del bambino mai conosciuta) si era presa cura del fratello Lenny e della sorella Cosima,mentre la sorella Antonietta l'avevano messa nella Casa Santa,Seminario per suore,diventò suor Piera Margherita,mentre il fraello Onofrio si sposoò giovane,la zia aveva un carattere duro (non era difficile asssistere a dele discussioni in famiglia per colpa sua)  dopo una vita dedicata ai fratelli e dovuto rinunciare alla sua felicità.lei lavorava in campagna,nelle masserie di un grande possidente del posto don Clemente ed era la donna di fiducia dei fattori,portava donne a lavoro nelle campagne,portava a casa soldi e prodotti della terra,il ragazzo in cuor suo la odiava,mai una carezza mai un sorriso lei voleva bene al fratellino.
LA FONTANA  DELLA MIA TORTURA
    Un giorno durante le vacanze Pascquali,il bambino era a casa,fantasticava con mollette della biancheria e fotoromanzi della zia,Grand Hotel,guardava figure ed attrici,la madre si affaccendava alla cucina con pentole e pentoloni.L'acqua l'aveva riempita lui e il fratello maggiore quella mattina,non avevano acquedotto in casa,andavano alla fontana riempivono anfore in ferro o secchi sempre in ferro,una faticaccia,file interminabili di donne  uomini e ragazzi,il pomeriggio chiudevano l'acqua e la gente si premuniva di riempire la mattina.
    La mamma mise una tinozza di legno su due sedie,quello che usava per il bucato,incominciò a riempirlo con acqua calda che aveva nei pentoloni,la mischiò con quella fredda,incomincio a spogliarsi,incurante degli sguardi del bambino,per lei era ancora piccolo,si spoglio completamente lasciando solo le mutande,
il bambino era bloccato non riusciva a respirare mai aveva visto niente di simile,dei seni enormi che sballottavano di qua e di la nei moviemti che faceva la madre lavandosi,alla chiesa  quando il Prete gli chiedeva se avesse commesso atti impuri,o  fatto cattivi pensieri,lui non sapeva ancora cosa fossero..  ..pensò ecco saranno questi i cattivi pensieri,e guardava quei capezzoloni neri con l'aureola marrone,era sbalordito,la mamma finalmente si accorse del piccolo che la guardava con occhi sbarrati e disse:cosa guardi queste? toccandole,il ragazzo non parlava,la mamma gli disse:queste sono quelle con cui hai allattato quando sei nato.lui finalmente riusci ad abbozzare un sorriso,ma da quel giorno il piccolo poi diventato adulto guarda i seni delle donne,spia nelle scollature,,specie quelli con seni enormi, cercando in loro qualcosa che gli faccia ricordare la Mamma ormai in Paradiso........

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