lunedì 9 marzo 2020

                                          MAL DI MARE

...........Toornato a casa e in attesa di andare al militare,motivo per cui ero sbarcato a Venezia prima di Natale,iniziai a lavorare in una grande officina del paese,la più conosciuta e forse la più grande della zona con annessa fonderia,non avevo soldi perche quello che avevo guadagnato sulle navi li avevo mandati a casa erano serviti per l'acquisto della nuova casa in centro.
  Intanto mio padre non lavorava quasi più i miei fratelli lavoravano fuori (ma non mandavano soldi) ed io contribuivo  a mantenere la famiglia.
 ... Dicevo mi comprai la moto una Laverda 125,che con i miei amici giuseppe e francesco,(ora diventati importanti personaggi) due nuovi amici al di fuori della mia cerchia anche loro appassionati di moto uscivamo insieme per la provincia.L'avevo modificata cambiando serbatoio e manubrio e la sella quella della Guzzi con un piccolo portabagagli sempre della Guzzi rendendola sportiva,l'avevo comprata da Tonino tucchiddo aveva officina di fronte dove ora c'è la farmacia barnaba,la pagava a rate,avevo fatto cambiali naturalmente a casa non volevano ma io comprai lo stesso
..Abitavamo ancora in via Ginnasio in attesa che finissero di costruire il palazzo dei fratelli S'tidd dove avevamo acquistato l'apartamento,ed in via Ginnasio avevamo camera sulla strada dove potevo mettere la moto..Ero felicissimo un sogno avverato la moto mi rendeva grande,avevo anche preso la patente,e giravo tanto,anche al centro storico specie nella stretta(vico Purgatorio) che portava in Via Argento li abitava una biondina di nome Maria,il padre aveva rilevato l'alimentari della madre e  aveva comprato il forno di Cristo all'orto e costruito un palazzo e aperta una grande alimentari si erano ritirati dall'estero credo Canada ,ricordo che passavo il pomeriggio prima di andare al lavoro da sotto le finestre dove lei lavava i piatti a quell'ora io mi illudevo che era li perche aspettava che passassi,lei quando sentiva la moto cantava la canzone in voga all'ora ''amo la motoretta dell'amor mio''non ricordo titolo ma ero strafelice capivo che anchio piacevo a lei,l'estate  con un mio amico che abitava  nel vicolo dietro casa mia un certo Nicola andavamo alla spiaggia dove lei e i suoi genitori andavano a mare,diciamo era un po piatta ma era bellissima come un angelo con i suoi boccoli biondi avevo anche una foto fatta in gruppo ,non dormivo la notte per lei ,la pensavo sempre,la mia timidezza mi impediva di dichiararmi cosi il tempo passava e l'amore si affievoli , intanto conobbi  altre ragazze,perche avevamo un club sotterraneo vicino alle case popolari sotto una villa delle signorine,nel club gestito prima da tutta la mia comitiva di amici  piano piano si sfilarono tutti e rimanemmo  Io,Mimmo il biondo ed Enrico peppe di lova,loro erano gia fidanzati cioè avevano ragazza fissa io invece cercavo sempre e passsavo il tempo  prima con una e poi con un altra ma senza combinare mai niente di importante.
la moto  come l'avevo modificata
   Imtanto avevo fatto amicizie tra i ragazzi che studiavano ancora  e figli di gente un po piu agiata di me,tipo Dino che ora suona ancora  genchi e,luca.andavamo alle feste insieme  e spesso in giro con le moto.Una io e Dino una volta conoscemmo una certa Alma una ragazza bellissima un sogno (chissa che fine ha fatto),abitava dalle parti del cemento al palazzo dove stava acquedotto,cosi io e Dino facevamo mille e mille giri intorno all'isolato della casa per vederla,un giorno mentre facevamo i soliti giri ,girato angolo e ci trovammo un camion del cemento di fronte  non riuscii a frenare e sbattemmo contro  ci facemmo  anche un po male  la moto  la riparammo e da quel giorno basta posteggia ad Alma..
..Quando ormai avevo dimenticato in autunno ebbi la cartolina  per la partenza al militare il venti ottobre partii,la moto la vendetti e dimenticai  via ginnasio perche al mio ritorno abitavamo nel palazzo dei Sitidd con  l'ascensore ........


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