☼☼☼ ISOLA DI SALÍRIA ☼☼☼
1°parte
Riepilogo storico
#Parte 1: La conquista di Salíria#
Saliria, precedentemente nota come Sa-Torvis dai pirati di Port Kar e di altre città marittime, era un punto di scambio clandestino e strategico. La sua posizione isolata e l'abbandono da parte delle grandi potenze la rendevano un luogo ideale per attività illecite. Tuttavia, questa situazione cambiò drasticamente quando l'astuto e ambizioso Garon Torvor, allora ammiraglio al servizio della città-stato di Ianda, decise di conquistarla.
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Ammiraglio Garon Tor - Amministratore dell'isola di Salíria. vor |
Garon conosceva Salíria fin dai tempi in cui era corsaro a Porto Kar. Sfruttando l'elemento sorpresa, guidò un attacco chirurgico e decisivo, sconfiggendo le forze che controllavano la posizione. La sua vittoria fu celebrata a Ianda, dove il suo prestigio aumentò significativamente. Stabilì Salíria come base strategica, fortificandone le difese e organizzando operazioni marittime per espandere l'influenza di Ianda.
Tuttavia, il successo gli procurò nemici. I disaccordi con l'esercito, i magistrati e i potenti mercanti di Ianda culminarono nella sua espulsione. La casta rossa lo destituì dal suo incarico di Ammiraglio, i Mercanti e i Magistrati lo dichiararono fuorilegge e gli tolsero la Pietra di Casa, e Garon fu costretto ad abbandonare Ianda.
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# Parte 2: La caduta di Salíria #
Ciononostante, Garon si rifiutò di consegnare Salíria pacificamente. Lui e i suoi uomini resistettero coraggiosamente alla flotta da guerra inviata da Ianda, affrontando navi meglio equipaggiate ed esperte. Nonostante la determinazione del suo equipaggio, la superiorità militare della potente città-stato rese la resistenza insostenibile.
Consapevole che la sconfitta era inevitabile, Garon elaborò un piano audace: abbandonare Salíria con una flotta numerosa e cercare nuove opportunità nella vasta Thassa. La sua fuga non fu solo un atto di sopravvivenza, ma anche un'affermazione della sua ambizione.
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#Parte 3: Da Thassa a Vosk#
A Thassa, Garon iniziò a operare come mercenario e corsaro, offrendo i suoi servizi alle città marittime che avevano principalmente scopi protettivi o erano coinvolte in dispute commerciali. Il suo incarico di stratega navale lo precedeva e trovò rapidamente lavoro.
Alla fine, le sue avventure lo condussero al fiume Vosk, una via commerciale vitale per il continente. Lì, Garon affrontò una sfida logistica unica: trasportare navi attraverso la fitta regione tra la costa di Tamber e la riva del fiume Vosk. Assunse un gruppo di talentuosi costruttori e ingegneri per progettare e costruire gigantesche carrozze, ciascuna con 8 assi e 16 ruote, rinforzate con sofisticati sistemi di smorzamento e trazione dall'enorme carico di Tharlarion.
Dopo settimane di duro lavoro, la sua flotta raggiunse finalmente il Vosk, stabilendo una base temporanea nelle città lungo il fiume. Divenne una figura indispensabile, offrendo protezione e aiuto nel rafforzamento militare dei piccoli e vulnerabili stati lungo il fiume.
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# Parte 4: Ascesa di Olni #
Garon continuò a risalire il Vosk fino a raggiungere Olni, una città strategicamente situata sul fiume Olni, un affluente del possente Vosk. A Olni, trovò una nuova opportunità per ricostruire la sua vita. Grazie alla sua competenza navale e alla fama acquisita lungo il cammino, riacquistò la cittadinanza e fu riammesso nella Casta Rossa.
Determinato a ristabilire il suo onore, Garon dedicò anni al servizio militare di Olni, scalando gradualmente i ranghi. Le sue abilità nelle strategie di combattimento navale e le sue doti di comando lo portarono a diventare un ufficiale di spicco.
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# Parte 5: Il piano per riconquistare Salíria #
► Ianda e il ritorno al caos
Mentre Garon consolidava la sua posizione a Olni, l'isola di Salíria, ormai abbandonata da Ianda, tornò a essere un rifugio per pirati, mercenari e rapinatori. La sua posizione strategica sulla Thassa continuò ad attrarre coloro che erano interessati al controllo delle rotte commerciali, ma la mancanza di una leadership solida lasciò regnare il caos.
Garon, consapevole del valore strategico di Salíria e determinato a riscattare il suo legame con l'isola, propose alla leadership di Olni un piano audace per riconquistare il territorio. La sua precedente esperienza e la sua lealtà alla Casta Rossa garantirono il supporto necessario alla missione.
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