domenica 13 febbraio 2022

LA PITTRICE E LA BALENA

Nonostante ancora immersa nei dolori e nella paura che la balena avessa potuto procurare delle infezioni ad altri cittadini, la pittrice Hannah mia sorella adottiva, fu chiamata dall'Ubar della citta per delle spiegazioni.
  Lui gli chiese dei fatti e lei gli spiego che mentre  era alla spiaggia,
la carcassa della balena aveva inquinato il mare e procurava infezioni alla pelle, nel suo caso alle mani e  il conseguente detoriamento dei suoi stivali. Era andata dal dottore che aveva esaminato l'acqua e dichiarato inagibile la spiaggia, dopo averla medicata per le sue infezioni.
     Intanto l'Ubar quando seppe della notizia  che la balena stesse inquinando il porto,  ordino a dei marinai a lui fedeli di far espodere la carcassa con la polvere da sparo, contribuendo ancora di più all'inquinamento perche i mille pezzi della carogna si sparsero owunque.
   A questo punto  l'Ubar che non credo sia dei più onesti affido al giudice  il caso accusandola di aver procurato il panico e di aver rimosso i pezzi dal mare e dalla spiaggia procurando danno al terreno dove  li aveva seppelliti.
   Io in quanto giudice, pensavo che il caso me lo avessero affidato. ma mi sbagliavo, lo diedero ad una donna  che si improvvisò Magistrato,   ormai le donne fanno di tutto nel pianeta anche quello che non gli compete essendo donne.
  Durante un colloquio avuto con la suddetta Magistrato, un tipo scorbutico, maleducato e irriverente, mi disse che loro in città avevano gia lei come giudice e che non avrebbero avuto  bisogno di me.
Io come mio solito educatamente  gli feci notare che lei essendo donna  non potrebbe svolgere il lavoro di giudice, soltanto da aiutante, come lo è gia, lo aveva detto lei, del capo casta.
     La pittrice chiese la mia consulenza, io gli spiegai che era uscita dalla legge e in quanto tale l'avrebbero condannata, il motivo e logico un libero cittadino quando si accorge di qualche problema deve avvisare il capo casta che a sua volta  avvisera il dottore poi l'Ubar, per questo io l'avrei condannata ai lavori forzati nella biblioteca e nell'archivio come pulitrice.
    ma il processo in rito abbreviato. ha peccato di abuso di autorita non dando alla pittrice la possibilità di avere un avvocato che la difendesse. egli diedero il massimo della pena, umiliandola con  la fustigazione in pubblico e il pagamento delle spese.
   Non sempre la legge trionfa .. a volte si fa fatice a distinguere chi siano i malfattori, ma  la città e gestita dall'ubar che in tempo di page promulga le sue leggi a volte le cuce addosso come un vestito.
    Ora ci sono due strade da seguire, scappare dalla citta rifugiandosi altrove, oppure chiamare un qualsiasi parente o assoldare un guerriero che sfidi a duello l'Ubar, lo schiavista autore della fustigazione e il giudice o chi per lei per averla condannata anche se innocente .
   Vedremo il seguito come gli eventi procederanno ...contina
arianarliss

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