DA OLNI A THENTIS
Quando arrivai a Port Kar, un Capitano pirata mi disse di aver sentito parlare di un giovane di nome Orlando nella città di Olni, ecco perché sono qui, ma nessuno è stato in grado di darmi informazioni su di lui, tranne Lady Lucy ona degli amministratori della città, e che molti anni prima avevo avuto come insegnante alla scuola degli scribi, e quando la incontrai mi disse: Si è passato un giovane di nome Orlando, pellegrino di ritorno dal Santuario, ma che si e fermato il tempo necessario per prendere la prima nave diretta chi sa dove.
Ormai l'inverno è alle porte, ho deciso di fermarmi un poco nella città, Il Capo degli Scribi mi disse che c'era un posto di Magistrato vacante, l'ultimo era partito per il gran consiglio del Pianeta non sarebbe tornato per un anno e forse di più, quindi ho accettai, felice di poter passare il lungo inverno al caldo e poter guadagnare le piastre d'argento necessarie per continuare la ricerca di mio fratello sul pianeta, non mi arrenderò mai, lo cercherò finché avrò un attimo di vita.
Circa tre mesi fa mia zia Lady Mae mi inviò un messaggio dicendo che la figlia di una sua amica Lady Matilda della tribù Tuchuk, si sarebbe trasferita ad Olni con il suo Van insieme alla tribù, avevano comprato un terreno poco lontano dalla città, sulle rive del grande fiume Thentis sulla strada verso le montagne, lei mi pregava di prendermi cura di lei e della sua famiglia, quella notizia mi infastidiva, ma allo stesso il tempo mi ha incuriosiva, la figlia della sua amica chi sa com'era, ma l'avrei saputo il mese successivo, avevo la casa in riva al mare, era quella vicino al faro, era la più ambita da tanti guerrieri e notabili, era un posto bellissimo, con un grande giardino e un pergolato esterno sul patio e stanze enormi dove avevo messo tutti i mobili che avevo potuto acquistare, altri presi dai magazzini della città. A pochi metri dalla casa sorgeva il maestoso faro con la sua grande vasca idromassaggio al piano terra, e balconi ai piani superiori, ho feci costruire il molo e ormeggiai la mia nave, dopo aver licenziato tutti i marinai e il Capitano.
Una mattina fui svegliato all'alba dal frastuono dei carri che attraversavano i ponti che collegano le diverse isole, ho guardato fuori dalla finestra e ho capito subito che erano loro i Tuchuk, tanti carri colorati e le prime tende erano già montate, quel giorno Avevo le indagini su una schiava assassinata davanti all'osteria, volevo vederci chiaro, le indagini erano incentrato sui medici della città e quando si tratta di loro bisogna fare attenzione che non usino le loro erbe medicinali, ritornai a casa costeggiando il porto finche oltrepassando il ponte e vidi due donne con abiti lunghi e lelo che gli copriva il viso e i capelli, guardai le due donne cercando di immaginare i lineamenti e le curve dei loro corpi, quella che doveva essere la più anziana si è presentata dicendo: io sono lady Matilde e questa e mia figlia kara Serin, la mia amica tua zia lady Mae mi ha detto che potevamo contare su di voi per la nostra protezione, il mio compagno sir Tuor è ancora lontano, per affari al sud e non sappiamo quando tornerà, sono stato felice di conoscerli hanno diedero una scossa alla mia sedentario vita, invitai le due donne ad entrare in casa mia, assicurandole che potevano stare tranquille, nessuno avrebbe tolto loro un capello, e ordinai alla guardia di scorta di fermarsi alla porta.
Quando entrammo rimasero stupiti dall'arredamento e dalla bellezza della casa grande, parlammo molto di loro, di me della vita delle mie disgrazie, della mia tristezza per aver perso la mia compagna Harmony e il piccolo Orlando che aveva in grembo , la figlia non intervenne nella nostra chiacchierata, mi guardava con occhi languidi, ho sentito che stava nascendo qualcosa tra di noi, anch'io la guardavo fissa negli occhi blu profondi, la mamma si è accorta della nostra intesa e mi disse che loro erano due donne sole e sempre in pericolo, quindi se avessi voluto potevo corteggiare la figlia per le tre settimane necessarie aspettando il ritorno del padre sir Tuor, ci avrebbe dato il permesso per la compagnia o meno, fui molto contento non mi sembrava vero poter aspirare ad avere di nuovo un partner e chissà magari avere finalmente un figlio.
E il corteggiamento iniziò praticamente, avvertii il capo della casta e l'amministratore della nostra decisione, e tutto sembrava andare bene, ma lei raramente era al campo quando andavo per incontrarla, sua madre mi diceva fosse impegnata nella fattoria, o che avrebbero aspettato l'autorizzazione del marito, e nel frattempo i giorni e le settimane passavano, l'avevo vista solo due volte dal giorno della presentazione e un altro giorno in cui mi invitò alla fattoria che avevano in collina, lei non aveva tempo per parlarmi, non era certo che il modo migliore per una coppia di frequentarsi, preferiva lavorare nella fattoria piuttosto che trascorrere un pochi minuti con me, dopo tanti pensieri decisi di affrontare la madre, raccontandogli il modo non regolare della figlia, ma lei in risposta mi disse che il marito avrebbe detto l'ultima parola, tornai a casa deluso e arrabbiato, si non era quello che volevo. Trascorse così le tre settimane comunicai alla madre che il corteggiamento era concluso e lasciai la figlia Kara Serin libera.
Ormai avevo perso l'entusiasmo di vivere in quella città, un giorno al porto incontrai un vecchio amico, un mercante della città di Cartassa, mi disse che una grande città chiamata Thentis aspettava un magistrato e secondo lui era il posto giusto per me, presi tutte le informazioni possibili e decisi di raggiungere quella citta, era a due settimane da qui sulla strada per il Santuario sulla sponda del fiume che dà il nome alla città.
Appena sistemati tutti gli affari e il lavoro organizzai una carovana e una mattina all'alba partimmo, la mia fedele guardia del corpo non mi abbandonava mai guardandoci le spalle, dopo una settimana arrivammo in vista di quella grande città sulle rive del fiume con molto torri alte e collegate tra loro, ci accampammo fuori le mura per pernottare.
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