DARIAN TRAVEL'S
THE BLACKSMITH - LADY LENA
Suddenly I heard a muffled voice from a
somewhat angry and nervous woman behind me. I didn't have time to greet her when she said in one breath:
..I am looking for a Scribe can you help me? ..
I looked around and saw a little dirty, smoke-blackened free woman in classic blacksmith pants nervously biting her lip, you could immediately see that she was very tense and I also think a little intimidated, and also a little upset about having to ask to a Scriba of things.
Then I told him:
If it is a private matter we can go to my office otherwise take a seat here with us (hoping that the smoke does not dirty the chair) continuing I am the Magistrate here in the city and you are an apprentice scribe addressing the woman do you want me to go away? seeing the woman's refusal, I introduced myself saying:
I am Darian Arliss Scribe and Magistrato, if I can I will help you.
at this point the woman, albeit nervously, said:
I am Lady Lena, the new blacksmith of the city, for days I have been waiting to meet the head of the Merchant Caste, but I have never met him in the city, I wanted you scribe to write me a sign to post in my shop with the words `` I do not I answer for the damage that slaves can cause by kneeling next to the master '' because I have no intention of compensating anyone if they report me.
I thought about it for a while trying to remember if ever a scribe had ever intervened in problems above the Mercantile laws, I immediately understood that his shop must be an insane and dangerous place and I told him:
Good woman, I cannot write you anything like that because I have no authority in the shops when the merchant leader returns from the fair of the two Scimitars in the oasis of the thahari surely he will know what to do.
I was passing through and surely I will have met him, I had no business to conclude, so I continued my journey crossing the wosk river stopping at the great city of Olni, but there the city did not offer me a suitable job so I continued to get here where fortunately I had the job of a magistrate, the merchants remained in the Oasis so sooner or later they will arrive. she insisted:
I've been around for days I'm tired and I don't want anyone to get hurt and then I have to pay damages to the slaves.
I thought about what I could do to help her, but I don't remember any law that provides for such facts, especially because slaves are not held in high regard, they are worth less than a beast for the law and for men, so I told her. woman:
You should put a rug near the anvil so that the kneeling slaves do not get injured by the iron and coal debris at the foot of the anvil as you collate or take them off and also create a small path from the entrance to the clean anvil. so they do not get hurt and remember to have the slavers fill out the certificate when they are bound to a slave or free him, and do not forget to pay taxes.
She listened intently but she could see a mile away that she was angry and annoyed, how she bit her lip, she sure she expected more from me and she told me
Magistrate, I will again seek the leader of the Merchant caste and ask him for the solution.
Rising suddenly and looking me straight in the eye, then turning his gaze to lady malena said:
Greetings Magistrate, greetings lady.
She went away muttering something incomprehensible about the chief of merchants and scribes, who did not work like her all day as a blacksmith with fire and smoke ...
Everything is as it was before, finally the tranquility had returned, we were a little disappointed, we expected a good case of theft or murder, to be able to work but the squabbles of the slaves do not interest us and I went back to sip my now cold Blackwine admiring the underglaze beauty of Malena.
Testo di origine
Finita la mia lezione nella classe degli scribi, siamo usciti nella piazzetta della corte per sederci ai divani e berci il npostro blackwine preparato da lady Malena . si parlava tranquillamente della città e dei cittadini. lady malena era più bella che mai, in quella parte della piazza non c'era molta gente in giro, il sole era gia alto, e il cielo azzurro, i Tarl volavano alti nel cielo a protezione della citta.
Ad un tratto sentii una voce soffocata di una donna alquanto arrabbiata e nervosa dietro di me. non feci in tempo a salutarla che lei tutto d'un fiato di disse:
..cerco uno scribe lei mi puo aiutare ?..
Girai lo sguardo e vidi una piccola donna libera sporca e annerita dal fumo con i classici pantaloni da fabbro che nervosamente si mordeva il labbro , si vedeva subito che lei era molto tesa e penso anche un po intimidita, e anche un poco contrariata per dover chiedere ad uno Sriba delle cose .
Allora gli dissi:
Se è una questione privata possiamo andare nel mio ufficio altrimenti prendi pure posto qui con noi(sperando che non sporcasse la sedia di fumo) continuando io sono il Magistrato qui in citta e lei e un apprendista scriba rivolgendomi alla donna vuuoi che vada via ? visto il diniego della donna mi presentai dicendo:
Io sono Darian Arliss Scibe e Magistrato, se posso ti aiuterò.
la donna a questo punto seppur nervosamente disse:
Io sono lady Lena nuovo fabbro della citta, da giorni sono in attesa di incontrare il capo della Casta dei Mercanti, ma non lo mai incontrato in città, volevo che voi scriba mi scriveste un cartello da affiggere nella mia bottega con scritto '' io non rispondo dei danni che gli schiavi si possono procurare nell'inginocchiarsi di fianco al padrone '' perche non ho intenzione di risarcire nessuno se mi denunciano.
Ci pensai un poco cercando ricordare se mai qualche volta uno scriba fosse intervenuto nei problemi al di sopra delle leggi Mercantili, capii subito che la sua bottega doveva essere un luogo insano e pericoloso e gli dissi:
Buona donna io non posso scriverti niente di simile perche non ho autorita nelle botteghe il capo dei Mercanti quando tornera dalla fiera delle due Scimitarrenell oasi del thahari sicuramente sapra cosa fare.
Io ero di passaggio e sicuramente l'avrò incontrato, io non avevo affari da concludere, quindi ho continuato il mio viaggio attraversando il fiume wosk facendo tappa alla grande citta di Olni, ma li la citta non mi offriva un lavoro addattto a me cosi ho proseguito per arrivare qui dove fortunatamente ho avuto il lavoro di magistrato, i mercanti sono rimastinell'Oasi quindi prima o poi arriveranno. lei insisteva dicendo:
io giro da giorni sono stanca e non voglio che nessuno si faccia male e che poi devo risarcire i danni agli schiavi .
Pensavo a cosa potessi fare per aiutare la dona, ma non ricordo nessuna legge che prevede in fatti del genere, specie perche gli schiavi non sono tenuti in grande considerazione, loro per la legge e per gli uomini valgono meno di una bestia, cosi dissi alla donna:
Tu dovresti mettere un tappeto vicino all'incudine cosicche gli schiavi inginocchiati non si feriscano con i detriti di ferro e carbone ai piedi dell'incudine nel momento che tu li collari o li decollari e inoltre crea un piccolo sentiero dall'ingresso all'incudine pulito cosi non si feriscono ninoltre ricordati di far compilare il certificato agli schiavisti nel momento di collarare uno schiavo o liberarlo, e non dimenticare di pagare le tasse.
Lei ascolto attentamentema si vedeva lontano un miglio che fosse arrabbiata e contrariata, da come si mordeva le labbra, sicuramente si aspettava qualcosa di piu da me e mi disse
Magistrato io cercherò ancora il capo della casta dei Mercanti e chiederò a lui la soluzione.
Alzandosi di scatto e guardandomi fisso negli occhi, poi rivolgendo lo sguardo a lady malena disse:
Saluti Magistrato, saluti lady.
Se ne ando borbottando qualcosa di incomprensibile a proposito del capo dei mercanti e degli scribi, che non lavoravano come lei tutto il giorni come fabbro col fuoco e il fumo...
Tutto torno come primna, finalmente era ritornata la tranquillità, noi un po delusi, ci aspettavamo un bel caso di furto o di assassinio,da poter lavorare ma le beghe degli schiavi non ci interessano e ritornai a sorseggiare il mio Blackwine ormai freddo ammirando sottocchi la bellezza di Malena.
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