sabato 23 maggio 2020

RACCONTI 


Mal di Mare...Chiavari..11 finalmente l'Amore

  Ricordo quando arrivammo, non c'era lungomare a Chiavari,solo massi, pietre e poca sabbia nerissima.

AMICI DEL CORSO TELECOMUNICAZIONI
    In poco tempo avevano fatto un bel lungomare,con  mattoni, fontane, ringhiere,scale per scendere,  spiaggia,si fa per dire,loro avevano solo pietre nere al posto della sabbia,esattamente quelle con cui costruiscono le lavagne delle scuole, da qui deriva il nome di Lavagna il paese confinante con Chiavari dove solo un ponte le divide,(a Lavagna abitava il comandante sig. Lussi direttore del corso STGF.
     Avevo l'abitudine di sedermi ad una panchina,sempre la solita,un poco in disparte,e sempre vuota.
    Quella domenica uscii dalla caserma il pomeriggio, lentamente mi incamminai verso la Piazza del lungomare,non amavo uscire con gli altri marinai preferivo contemplare il mare,guardare la gente i bambini giocare e le ragazze,nella mia timidezza preferivo sognare, immaginare al di la del mare, l'infinito lontano,come quando navigavo nella Marina Mercantile, prima del Militare conoscendo sempre posti nuovi,gente nuova e popoli diversi,la scoperta dell'ignoto e il sogno di tutti i Marinai,e donne disponibili in ogni porto
LUNGOMARE DI CHIAVARI 

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     D'un tratto una ragazza molto carina direi,si sedette sull'altro lato della panchina,io arrossii,anche lei sembrava imbarazzata,dopo un tempo che mi era sembrato interminabile disse.
< oggi è una bella giornata si sta bene qui >
io ero impietrito ma trovai il coraggio di rispondergli torturando il cappello rigido bianco e risposi:
< si oggi e molto bello sembra d'essere al mio paese >
finalmente avevamo rotto il ghiaccio,  lei mi dette la mano e disse:
FONTANE DEL LUNGOMARE  CHIAVARI
< piacere mi chiamo Alma e sono di Torino, sono venuta con le mie amiche,per passare una giornata al mare,tutta la settimana lavoriamo in un azienda di componenti per automobili  ed oggi siamo venuti a Chiavari>
io guardavo quella ragazza, non sembrava vero, dopo molti mesi stare seduto vicino ad una donna, sentire il suo profumo,alzai gli occhi e la guardai attentamente, aveva un jeans giallo attillato,ed una camicetta bianca scollata dove si intravedeva un reggiseno nero di pizzo, i seni non molto grossi, mi accesi una sigaretta, e con un altra dose di coraggio gli dissi:
< piacere mio, mi chiamo Onofrio,mi vergogno un poco del mio nome spero tu non rida >
lei scoppio a ridere, mostrando i suoi bellissimi denti in quella piccola bocca con le labbra rosse, mi disse:
< anch'io mi vergogno del mio nome,in realtà mi chiamo Almina pero mi faccio chiamare Alma >
PONTE TRA LAVAGNA E CHIAVARI
scoppiammo a ridere entrambi, ero felice dopo tanto tanto tempo,lei mi propose di fare una passeggiata,e ci incamminammo verso il ponte di Lavagna dove sapevo c'era un piccolo giardinetto, nel  frattempo gli avevo preso la mano stringendola piano,anche lei stringeva la mia, aveva delle dita lunghe e curate con smalto rosso alle unghie come il suo rossetto,ci fermammo sotto un albero di Pino  lei si appoggio al tronco e mi attirò a se,ci baciammo a lungo,un eternità mi sembrava, ma non passarono che pochi minuti, lei guardò orologio e disse:
< scappiamo che faccio tardi sono già le sei e le mie amiche mi aspettano per partire >
    Di corsa arrivammo nella piazza del lungomare di Chiavari,ci salutammo mentre le amiche in macchina  ci guardavano sorridenti,lei mi dette il suo numero di telefono
promettendomi che sarebbe tornata la Domenica successiva.
  Le vidi partire mentre mi incamminavo per la scuola Stelmilit, io ero un Marinaio







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