LA NOTTE-MALDIMARE
ULISSE 1
.........Siamo nella nuova isola,non è facile ogni volta ricominciare da capo.
Siamo arrivati di sera,io Medea,Argo il mio cane,e i due gatti,Sush e Wen,,,,due amori di gatti che continuamente giocano tra loro e con la loro padrona.
Medea è la mia compagna da un pò di tempo,l'ho conosciuta nell'isola di San Lorenzo, da allora non ci siamo più lasciati,lei condivide con me le avventure in mare, visitando nuove Isole, alcune deserte, altre popolate con gente sconosciuta, difficile comprendere i loro dialetti.
Appena messo piede a terra,Medea disse:
< questa sarà la nostra Isola per sempre, qui costruiremo la nostra casa >
Con il fedele argo, perlustrai la zona della spiaggia, in cerca di un riparo per la notte,lo trovammo in una capanna abbandonata, una vecchia palafitta, altri prima di noi l'avevano usato, come posto riparato per ammirare il tramonto,
....Il mattino dopo ci alzammo di buon ora,Medea mi aiutava a pulire il terreno, scelto come luogo per costruire la casa,il cane Argo come al solito seduto guardava lontano, anche lui come Ulisse sognava la sua lontana casa, i gatti ancora dormivano, ne avrebbero avuto di tempo per i giochi, sulla nuova isola, con lucertole, conigli e qualche piccolo topo.
La casa dissi a Medea, dove la mettiamo?
< L'ingresso della casa la faremo che guarda il tramonto >
< la sera seduti sul patio, abbracciati lo ammireremo felici >
Non eravamo soli, nelle isole vicino c'era altra gente, forse anche loro avventurieri in cerca di solitudine e di pace,La sera prima non ci avevo fatto caso, ma ora con il sole si vedevano distintamente, le loro case lontane, con il fumo che saliva in cielo dal camino.
Andai alla spiaggia,dov'era la nostra grande barca,presi i primi attrezzi e mi misi in cerca di tronchi e legna, per la costruzione.ci sarebbe voluto tanto tempo,ma quello non mancava.
Medea con i suoi biondi capelli al sole, sembrava un angelo fluttuante sulla sabbia, sulla parte che guarda al sud c'era una piccola cascata, cadeva in un laghetto, c'erano dei cigni,sicuramente portati da gente, vissuta prima di noi nellisola,c'erano delle ninfee sull'acqua, con i loro meravigliosi fiori, un piccolo canneto.molte palme,che rinfrescavano l'isola da Sud,
Mentre io tagliavo tronchi e cominciavo la costruzione ,Medea faceva aventi e indietro dalla barca, portando tutto quello che avevamo per vivere,si preocupò di accendere il fuoco,mise delle trappole sotto gli alberi dove scorazzavano conigli selvatici, la selvaggina per ora non mancava, anche il pesce penso sarà abbondante, in questi mari tropicali.
Dissi a Medea cosa ne pensasse di chiamare l'isola< Itaca >
lei a malincuore disse :
< si.è un bellissimo nome >
Sapeva che mi mancava la mia terra, il mio Regno dove Penelope mi aspettava, non volevo più tornare al mio Regno, volevo vivere felice, con un nuovo amore, senza più combattere,ne regnare su un popolo di guerrieri.
Pian piano con il passare del tempo ci ambientavamo nella nuova isola,la casa, non era come il palazzo che avevo ad Itaca, per noi era sufficente,i gatti vivevano con noi all'interno,avevo messo un tappeto di pelle di Bufalo,vicino al camino e la sera tutti insieme felici.
Il giorno dopo dissi a Medea che prestoo saremmo andati nella prima isola, per visitare i vicini, sapevo che sicuramente gli avrebbe fatto piacere, conoscere qualcuno, parlare con loro, magari suonare e cantare insieme davanti ad un bel fuoco sulla spiaggia,




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