LA NOTTE-MALDIMARE
Pantelleria
Un bel giorno,quando meno te lo aspetti al semaforo dissero: arriva un nuovo secondo capo,eccolo li,arriva LUI,presuntuoso e pieno di se,con un accento marcato Palermitano,era di Isola delle Femmine,un gran trambusto creò quel secondo capo, alto brutto e tutto storto.
l'autista andò a prenderlo al porto,lui scese nella sua divisa bianca,parlava ad alta voce,forse credeva di venire a comprarsi l'isola,.
Per caso ero al porto, sceso per incontrarmi con Samira e comprarmi le sigarette,vidi che aveva la mia stessa categoria STGF,
da quando capo Malfa era partito,non c'era stata più pace alla stazione segnali.Prima era venuto un capo di 3°,ed ora questo tipino,che si credeva Alan Delon.Capo Mandanici rt che aveva avuto trasferimento a La Spezia, fece ferro e fuoco per non andarci ,lui aveva tre bambini che frequentavano le elementari
Ormai mi trovavo al pontile per che curioso dei nuovi arrivi,era la fine di luglio quel giorno c'era tanto caldo,mi avvicinai, e lo salutai,io ero un marinaio anziano avevo già ventidue mesi di marina ed ero sc Stgf,prossimo Sgt, mi rispose con sufficienza ,era indaffarato per lo scarico della sua macchina,che di li a poco sarebbe arrivata con la motobarca,aveva una Fiat 850 sport di
colore gialla,già avere una macchina giallo cromo era di per se fuori dal mondo,poi lui,che veniva da Taranto era bianchissimo in contrasto di tutti i presenti, bruciati dal sole dell'estate.
con noncuranza mi allontanai pensando ai guai che mi avrebbe procurato quell'uomo cosi sboccato e senza educazione che rimproverava tutti quelli che gli scaricavano la macchina.
..Finita la mattinata,dopo aver incontrato Samira, mi avviai sulla strada del Semaforo, il caldo si faceva sentire, per fortuna la seicento familiare macchina dell'Hotel, quello che stava sulla banchina.si fermò e mi diede un passaggio,la ragazza che lo guidava era un tipo sicuro di se e guidava bene,in tutti quei mesi a pantelleria avevo avuto modo di osservarla, faceva la spola tra Aereo porto e Hotel,io avevo la patente da almeno due anni e a casa guidavo la macchina di mio fratello o quella dell'azienda.
Un giorno willy l'rt di Udine, mi chiamò in disparte e mi chiese un grosso favore,lui era dello stesso mio corso, aveva la ragazza a Pantelleria, (che poi avrebbe portato via con lui), dunque mi chiese se prendevo macchina in affitto per lui, voleva uscire con la fidanzata,ma non aveva patente, non poteva affittare dal meccanico che aveva officina dopo la capitaneria sulla via per Scauri. In un primo momento rifiutai, non mi fidavo avevo un po di timore, non avevamo un gran che di amicizia ,lui mi rassicuro,mi diede le due mila lire, andai dal padrone del garage diedi patente e soldi presi la macchina, una Seicento bianca datata,comunque arrivai sul moloverso il fanale, Willy mi aspettava prese la macchina, mi dette appuntamento dopo due ore, allo stesso posto,e cosi fece,quando ritorno c'era ancora un po di tempo per le venti per la riconsegna.e girammo per Pantelleria Io Bufano e Madonnini con l'invidia degli altri marinai. alle venti l'avventura finì.
Il nuovo secondo capo Palermitano,anche alla stazione segnali,creò un po di casino,si avvicinava il quattro Agosto ed io andavo in licenza tornavo a casa per un mese circa,venti di licenza, otto di viaggio,quindi quei pochi giorni li passai tranquillo,al ritorno lui sempre più invadente ed arrogante,dettava legge,pretendeva di uscire insieme a marinai fidanzati, si credeva un latin lover.
Con me,si comportava allo stesso modo,ma io lo evitavo, sinceramente mal lo reggevo e digerivo con i suoi modi barbari,e quel suo accento marcato Palermitano,alla fine litigammo per questo, a me piaceva vivere tranquillamente la mia vita, lui alla prima occasione mi punì.mai nessuno ricordava al Semaforo che qualcuno fosse stato punito.
Nel corso dei mesi trascorsi a Pantelleria, avevo avuto modo di conoscere il Dottore,bravo e giovane, aveva studio dietro l'hotel, gli spiegai la situazione,mi fece una richiesta di ricovero per una malattia improbabile ( molitosi sinistra) mai sentita e furono costretti a mandarmi all'ospedale militare di Augusta, tra giorni di ricovero e sosta di 4 giorni a Trapani,(perdevo sempre la nave),non si sa per che ,ritornai a Pantelleria che ormai mancavano solo dieci giorni al congedo,che avevo richiesto per motivi di salute dei miei genitori, il tempo di arrivare neanche gli zaini preparai che mi spedirono a Messina per il congedo........fini li l'avventura a Pantelleria l'isola del fuoco, dei Capperi, dello Zibibbo,e dell'uva Passita,e della lava che ricopre tutto.........continua
l'autista andò a prenderlo al porto,lui scese nella sua divisa bianca,parlava ad alta voce,forse credeva di venire a comprarsi l'isola,.
![]() |
| NON C'è NIENTE DI PIù BELLO |
Per caso ero al porto, sceso per incontrarmi con Samira e comprarmi le sigarette,vidi che aveva la mia stessa categoria STGF,
da quando capo Malfa era partito,non c'era stata più pace alla stazione segnali.Prima era venuto un capo di 3°,ed ora questo tipino,che si credeva Alan Delon.Capo Mandanici rt che aveva avuto trasferimento a La Spezia, fece ferro e fuoco per non andarci ,lui aveva tre bambini che frequentavano le elementari
Ormai mi trovavo al pontile per che curioso dei nuovi arrivi,era la fine di luglio quel giorno c'era tanto caldo,mi avvicinai, e lo salutai,io ero un marinaio anziano avevo già ventidue mesi di marina ed ero sc Stgf,prossimo Sgt, mi rispose con sufficienza ,era indaffarato per lo scarico della sua macchina,che di li a poco sarebbe arrivata con la motobarca,aveva una Fiat 850 sport di
colore gialla,già avere una macchina giallo cromo era di per se fuori dal mondo,poi lui,che veniva da Taranto era bianchissimo in contrasto di tutti i presenti, bruciati dal sole dell'estate.
con noncuranza mi allontanai pensando ai guai che mi avrebbe procurato quell'uomo cosi sboccato e senza educazione che rimproverava tutti quelli che gli scaricavano la macchina.
..Finita la mattinata,dopo aver incontrato Samira, mi avviai sulla strada del Semaforo, il caldo si faceva sentire, per fortuna la seicento familiare macchina dell'Hotel, quello che stava sulla banchina.si fermò e mi diede un passaggio,la ragazza che lo guidava era un tipo sicuro di se e guidava bene,in tutti quei mesi a pantelleria avevo avuto modo di osservarla, faceva la spola tra Aereo porto e Hotel,io avevo la patente da almeno due anni e a casa guidavo la macchina di mio fratello o quella dell'azienda.
Un giorno willy l'rt di Udine, mi chiamò in disparte e mi chiese un grosso favore,lui era dello stesso mio corso, aveva la ragazza a Pantelleria, (che poi avrebbe portato via con lui), dunque mi chiese se prendevo macchina in affitto per lui, voleva uscire con la fidanzata,ma non aveva patente, non poteva affittare dal meccanico che aveva officina dopo la capitaneria sulla via per Scauri. In un primo momento rifiutai, non mi fidavo avevo un po di timore, non avevamo un gran che di amicizia ,lui mi rassicuro,mi diede le due mila lire, andai dal padrone del garage diedi patente e soldi presi la macchina, una Seicento bianca datata,comunque arrivai sul moloverso il fanale, Willy mi aspettava prese la macchina, mi dette appuntamento dopo due ore, allo stesso posto,e cosi fece,quando ritorno c'era ancora un po di tempo per le venti per la riconsegna.e girammo per Pantelleria Io Bufano e Madonnini con l'invidia degli altri marinai. alle venti l'avventura finì.Il nuovo secondo capo Palermitano,anche alla stazione segnali,creò un po di casino,si avvicinava il quattro Agosto ed io andavo in licenza tornavo a casa per un mese circa,venti di licenza, otto di viaggio,quindi quei pochi giorni li passai tranquillo,al ritorno lui sempre più invadente ed arrogante,dettava legge,pretendeva di uscire insieme a marinai fidanzati, si credeva un latin lover.
Con me,si comportava allo stesso modo,ma io lo evitavo, sinceramente mal lo reggevo e digerivo con i suoi modi barbari,e quel suo accento marcato Palermitano,alla fine litigammo per questo, a me piaceva vivere tranquillamente la mia vita, lui alla prima occasione mi punì.mai nessuno ricordava al Semaforo che qualcuno fosse stato punito.
![]() |
| AUGUSTA |
Nel corso dei mesi trascorsi a Pantelleria, avevo avuto modo di conoscere il Dottore,bravo e giovane, aveva studio dietro l'hotel, gli spiegai la situazione,mi fece una richiesta di ricovero per una malattia improbabile ( molitosi sinistra) mai sentita e furono costretti a mandarmi all'ospedale militare di Augusta, tra giorni di ricovero e sosta di 4 giorni a Trapani,(perdevo sempre la nave),non si sa per che ,ritornai a Pantelleria che ormai mancavano solo dieci giorni al congedo,che avevo richiesto per motivi di salute dei miei genitori, il tempo di arrivare neanche gli zaini preparai che mi spedirono a Messina per il congedo........fini li l'avventura a Pantelleria l'isola del fuoco, dei Capperi, dello Zibibbo,e dell'uva Passita,e della lava che ricopre tutto.........continua



Nessun commento:
Posta un commento