domenica 14 dicembre 2025

new villages serie:

-merchant headquarter- hiddem falls-
Ultimamente viaggio da una città all'altra, mi ero fermato alla citta di AR'station, mi avevano promesso un lavoro da Capo Casta o da Magistrato, ma le opportunità sono mancate e mi sono ritrovato solo nella sede provvisoria del giornale (ho aperto una pagina dedicata alla citta di AR's) ricavata in una stanza dedicata alla stampa delle notizie della casta dei Mercanti.

   Avevo ritrovato lady Sharni Neox, una mia vecchia conoscenza incontrata in altre città come Scribe,
ma anche lei cercava una sua dimensione  che non ha trovato, ed è partita per un viaggio verso le città che si affacciano sul fiume Wosk, mi ha mandato dei messaggi chiedendomi dove fossi, e se avevo finito la ricostruzione della nuova Oasi delle7palme e della nuova Galleria dei Goreani, gli ho scritto dicendo di essere a buon punto invitandola, aspetto ancora la sua risposta.

   Nel frattempo, la mia Amica Nani, (ho scritto la sua storia da Pantera che viveva in incognito alla taverna sul porto di Hammersgaard,
viveva li perche inseguiva sir Erik il Keeper, da lui ebbe un figlio che ormai grande e partito per la sua strada.
Nani mi invitava al nuovo villaggio in costruzione di Hammersgaard, ricordate che i Pirati  avevano assaltato quel villaggio incendiandolo e uccidendo molti abitanti Vichinghi, noi scappamo nella foresta, fino ai confini del Regno del Padre di Nani, lui gli regalo una vasta regione, che si affaccia su una laguna che sfocia in mare.

    Sono partito da AR's prima che al Nord la neve come ogni anno blocca tutto, volevo ritornare a vivere con loro in quel fiordo bellissimo, dove ho tanti amici, il novo Jarl si chiama Hutred Ragnasson,
un omone alto grosso armato fino ai denti a volte scorbutico, ma sicuramente un grande Guerriero, che si prende cura del suo popolo, avrei rivisto la bellissima Tania, e naturalmente la mia cara Nani.

     Navigavamo verso Nord, e dopo aver superato l'arcipelago di Cos, già il tempo cambiava, le grandi nuvole bianche avevano preso il posto del cielo azzurro soleggiato, si intravedevono sulla superfice del mare piccole lastre di ghiaccio che scendevano seguendo la corrente, ma sapevamo che in questo periodo dell'anno al nord  e sempre cosi.

    Verso sera il tempo cambio in peggio, il vento aumentava sempre di più, la nave affrontava le onde alte che si creavano con il vento, le vele frenavano la nave anziche guidarla, dopo qualche ora a combattere contro il vento freddo, inizio a nevicare prima lenta, poi con fiocchi che in poco tempo ricoprirono la copera della nave, eravamo preoccupati, finche in lontananza avvistammo dei fuochi sulla scogliera, cercammo di dirigerci verso quei fuochi e ci ritrovammo in un piccolo golfo, i fuochi diventarono molti con tante luci, sicuramente un villaggio, fummo felici di aver trovato riparo e d'accordo con il Capitano ci ancorammo nella rada di quel villaggio poi al mattino saremmo scesi al porto.

     La mattina arrivo presto, io non avevo dormito, ero ansioso di scoprire se eravamo capitato tra amici o in qualche villaggio di fuorilegge, uscii sul ponte il Capitano mise una lancia in mare e ordino ad alcuni marinai di fare da scorta, saremmo scesi alla banchina dove alcune navi vichinghe erano ormeggiate.

    Arrivati su quella banchina, leggemmo le insegne. eravamo arrivati al villaggio di ''Silver Blade Fjord'', un cartello indicava ''quartier generale dei mercanti del Nord'', ci fermammo alla taverna sul porto dove una ragazza ci servi e chiedemmo informazioni, quel giorno tutti erano partiti all'alba per un villaggio vicino, ad una fiera sarebbero ritornati la sera, quindi non ci restò che aspettare in quella taverna, mentre i marinai compravano provviste per il viaggio.
Aspetto di parlare con il loro Jarl, nel frattempo ho fatto alcuni schizzi del villaggio che mettero di seguito a questa pagina.










darian-editor

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sabato 13 dicembre 2025



http://maps.secondlife.com/secondlife/Waterfalls%20of%20Wonder/194/244/26

 Un saluto cordiale ai miei visitatori e lettori, di questo giornale(blog)
 - Gazette of moons- oggi vi voglio presentare la nuova galleria nella nuova grande land ristrutturata con nuove foto complete del nome del Goreano (no avatar name), certo il lavoro è ancora lungo e faticoso, ma cerco di fare tutto nel modo migliore, di seguito mettero le foto di presentazione, e alla fine il landmark necessario per raggiungere la galleria, se qualcuno non trova la sua foto esposta, basta mandarmi  la propria migliore immagine che lo rappresenti in Gor, libero o schiava/o che sia, il mio sogno sarebbe quello di poter scrivere una storia per ognuno di voi esposti, certo è molto ambizioso ma in Gor il tempo non finisce mai, e gli uomini vivono in eterno a meno che si siano presi l'elisir prima dei 25 anni.


Grazie a tutti gli amici che mi seguono, diventate sempre di più, grazie ancora e se qualcuno ha dei suggerimenti lo prego di contattarmi cerchero di riparare qualche errore . che i Priest King vi illuminano














darian-editor

venerdì 12 dicembre 2025

 ESCAPE FROM THE NORTH

 

   After the first day in that village, I realized that it was not the life I wanted, seeing lewd men and women eating and drinking and making love even in the presence of others was against my culture as a high caste Scribe, and Magistrate, I was in a lot of pain, Lady Chiara with her always lewd companion, accompanied by male and female slaves, I realized that the woman I had loved was not that one.

      I suffered a lot, having those slaves willing to do anything at my feet didn't make for a better life, one day while talking to a merchant, who had also stayed in the village due to the snow and ice, he told me that Lady BB, the woman I adopted after the death of my mother, she lived in a village called Finnur fjiord, not far from here, I would have waited for spring to arrive and go down with some ship to Finnur, where I hoped to reunite with my adoptive family, luckily the winter did not it was very long, so after having said goodbye and thanked everyone including Chiara I left that village, without nostalgia, I had suffered those months stuck eating and lounging in the great Hall.
   
     Once we reached Finnur fjiord a bad surprise awaited me, my mother had left with my adoptive father Sir Mith for another village called Windermeer, many miles further south, he was a great builder and went from one place to another where they required the his work.
   
I stayed just long enough to take another ship that went down the coast from village to village to that new place, but even there they told me that my parents had left,
and this time for a city named Jasmine, I was very disappointed, the possibility of reuniting with family was once again gone.

      The life of those Viking villages was not for me, I suffered when I saw those half-savages, they had no laws, no one wrote or read and they spent their free time drinking in the taverns:

One day a slaver told me about a large and beautiful city in the Cos archipelago, its name was Svago, he told me that they had three Kennels (slave houses), and it was located on two levels, on the upper floor lived the high castew and was accessed both from the woods and from a device such as a wooden platform operated by ropes connected to wheels that the slaves turned and the wooden surface rose, I would finally be able to return to civilization and work as a Scribe or Magistrate.

     I left for that new adventure, I didn't know what I was going to encounter, but I loved working in big cities, so I boarded a Pirate ship headed to the Cos archipelago, they would load them with the best wine on the planet and take me to the south, the journey it wasn't one of the best, at that time of year the sea was always very rough due to the spring cyclones, and I practically didn't move from my bed.

     We finally arrived in that large port, many ships were at the docks, and people filled the large square in front of the port, I stopped at the inn on the left just outside the dock, I ordered a Pay, and I looked around trying to understand how they lived, the the lower city was mainly built on a long road that from the prisons and the bank reached a large square, where the merchants had their stalls, from there stairs went up to the upper forest.

     A slave accompanied me to the guard post, a Captain offered to take me to the high caste area, I guided myself to that new instrument which I carried on it in a short time, dropped me off in front of the Chief Scribe's office, and left saying goodbye , the palace was located at the end of a beautiful square full of flowerbeds and benches, with many flowers and fountains, I sat outside the door, greeting the guard on duty and watched the people coming and going, mostly women, I was curious that there were so many women in front of the caste buildings, it wasn't a good sign, then I leaned against the wall and closed my eyes, I saw my whole life up until then in an instant, and I tried to imagine the future...... ..continues

Sunday, 17 December 2023

 WEDDING IN THENTIS


    I have been living in my oasis for too long, nothing special has happened lately, only the arrival of the slave Lola who I had met on my travels, but she also left with her master, then nothing important, some time ago some people arrived. Pani builders, they stopped in the oasis and I commissioned them to build a house near the beach in Pani style, and I must say they did a good job.

   The other day a message arrived from a slave of Lady Sabayna, she lives in the city of Isfahan, she announced Lady Monica's marriage to Sir Euronymous, I don't remember this man, when I lived in Thentis he wasn't there, attached to the message was the invitation to participate in the ceremony, and after consulting with my elders, together with the Commander of the guards, I decided to accept, I wanted to, I wanted to see my old city again, where I had been a Magistrate, I lived there with lady Brjianna my companion, later I run away with an Opal hunter.

   Of course the journey was long, so I decided to take a tarn and fly to the coast on the Worsk river, from there I would cross the river and go up the Olni river passing through the city continuing to the city of Sais, up to Thentis, it wasn't at all the journey was easy, I had forgotten the effort of flying on the tarns, but in the end I arrived in Olni, bad news was waiting for me in the city, everyone was in mourning and I didn't know who had died until, in front of the stairs leading to the large gate, a guard told me that lady Lucy Bronet, the one who had been my teacher in the Scribe class together with lady Janette, had passed away, I don't know how or what had caused her death, I had seen her in the city of Geela at the wedding of Jovan the last time, everyone was sad, I thought there was no point in stopping, I would do it on the way back, I continued the journey.

     I arrived in Thentis, it was already evening, all the guests were already seated in their seats, a slave accompanied me to a bench at the end, I shared it with the Captain of the Thentis guard, Lady Monica meanwhile was at the end of the patio, nervously walking the future Comrade Sir Euronymous was late, and to my great surprise behind the altar as Officiant I recognized Lady Shaya, an old acquaintance of mine, she followed me to Port Victoria but then her brother called her back to complete her studies as a Scribe, she had a beautiful dress embroidered with gold thread, and she too was nervously fiddling with parcels and mugs


     The ceremony took place regularly, everything went well, in the end after the ritual greetings, we went to the tables set up outside the tavern for a small refreshment, I spoke with Monica about the past and the present and it all ended with the arrival of a sailor who he invited us to go to the port because the ship was leaving.
   I said goodbye to everyone and walked away with a hint of nostalgia, I had had a good time in that city, but my partner convinced me to build my own city, but then it fell miserably and she ran away.

martedì 9 dicembre 2025

Martedì 9 dicembre 2025

 Voglio riproporre queste due vecchie storie, spero vi piacciano......

NUOVO GIORNO

 

 

    Vago per l'Oasi solitaria. Cerco di memorizzare ogni angolo della città e dell'isola, Lucy non c'è ancora, forse dorme nelle sue stanze, e come ho sempre fatto nel villaggio del Nord adoro camminare la mattina alla ricerca di un angolo tranquillo dove sedermi e ammirare le bellezze della natura. I primi uccelli volano già tra gli alberi, alcuni pappagalli coloratissimi sono sui rami immobili ad osservarmi, alcune scimmiette saltano rumorosamente sui rami con i loro richiami, tutto intorno è in fiore e i cespugli sono così verdi dopo la breve pioggia della notte.

      Non è difficile al mattino presto incontrare qualcuno che si addentra nella foresta a raccogliere noci di cocco o fiori profumati, alcune donne al ruscello inginocchiate sulla riva si stropicciano i vestiti e io passo silenziosamente, alcune mi riconoscono e mi salutano con rispetto, ma non voglio disturbarle dal loro splendido lavoro di massaie.

      Dopo aver risalito un piccolo pendio, mi volto indietro, in lontananza verso il palazzo e osservo le finestre dove la bella Lucy sarà sicuramente con le sue cameriere a prepararsi per la passeggiata mattutina nel grande giardino, ma non vedo altro, solo un filo di fumo che sale alto dalle cucine, le donne stanno già preparando il pranzo e la cena per la giornata.

      Emergo dal boschetto di palme su una piccola spiaggia in riva al mare, bellissima e isolata, non credo che ci venga mai nessuno, anzi dico alle guardie di portare delle sedie così posso riposare e ammirare l'alba quando esco la mattina per la mia solita passeggiata.

   Una cosa meravigliosa poco lontano dalla spiaggia, due delfini giocano rincorrendosi nell'acqua, i loro salti ricordano le danze delle ballerine di palazzo, dietro la piccola scogliera si intravedono le navi fuori dal porto che aspettano il loro turno per entrare e scaricare le merci.

    Finalmente trovo una piccola roccia e mi siedo, mi tolgo i sandali e immergo i piedi nell'acqua ancora fredda della notte, e guardo il Sole che, uscendo come una palla di fuoco gialla, diffonde i suoi raggi, guardo lontano verso quel Sole, e i miei pensieri corrono lontano, non è passato molto tempo da quando ho lasciato il villaggio di Hammersgaard, il bellissimo Nani sir Erik e tutti gli altri Vichinghi che mi hanno dato la loro ospitalità e amicizia nel corso degli anni, non è stato facile separarmi da loro, ma il mio posto e qui nell'Oasi, ora che non vive più nessuno della mia famiglia, tranne le mie sorelle e i miei genitori che mi hanno adottato portandomi al Nord nel villaggio di Finnur Fjiord, ma non li vedo da molti anni ormai, anche se l'amore per loro non finisce mai.
 

   Lucy mi ha detto che mi ama tanto. Anche io non posso fare a meno di pensare a lei, e presto spero di poterla portare al Tempio per la Cerimonia, e chissà forse un giorno avrò dei figli con lei-





 

L'OASI IN FESTA

 


    Dopo la morte dell'Emiro, la tristezza aveva invaso l'Oasi, non c'era futuro, il destino infuriava contro la famiglia El Nairad, prima Darian, poi Orlando, la popolazione piangeva i propri Emiri.

     Un giorno una nave arrivò al porto dal Nord, aveva le insegne dei Vichinghi, ma aveva anche uno stendardo della famiglia eL Nairad, le guardie sorprese nel vedere le insegne corsero dal Comandante nel posto di guardia, riferirono di quella strana nave che era appena arrivata, lui, sospettoso, andò al porto per indagare se quella nave fosse davvero strana, le navi vichinghe arrivavano spesso dal Nord con pellicce e prodotti della foresta, ma questa volta qualcosa scosse il Comandante, sul ponte insieme ad alcuni Guerrieri c'era un uomo con lunghi capelli neri, assomigliava molto all'Emiro che tutti nel golfo e nel Mare di Thassa pensavano fosse morto dopo essere naufragato nella tempesta.


   Il Comandante salì frettolosamente a bordo lungo la ripida passerella scortato da due uomini fidati, e fu ancora più stupito nel vedere quell'uomo imponente con il suo sguardo gelido scrutare tutto intorno come se cercasse qualcosa, arrivare sul ponte e poi dopo essersi presentato, il comandante accolse l'uomo chiedendogli le sue credenziali, e il suo stupore aumentò quando l'uomo gli disse che il suo nome era Ulisse di Korat, uno dei figli di Pascia, scampato alla morte grazie a una schiava che lo aveva nascosto in una cesta e lo aveva portato a Korat, nella regione di Shendi, disse che era il figlio maggiore del Pascià, ma con una moglie diversa dagli altri figli, e che per sfuggire ai predoni e ai beduini di Cartassa, si era imbarcato su una nave vichinga e di aver vissuto con loro al Nord per molti anni, anche se aveva viaggiato molto e studiato, e ora sapendo della morte dei suoi fratelli si era precipitato all'Oasi per aiutare la popolazione a continuare la loro vita felice con un uomo al comando, ora che ci sono più eredi Era diventato il nuovo Pascià.

    La notizia si diffuse rapidamente per l'isola, tutti corsero al porto per rendere omaggio al nuovo Pascià Ulisse di Korat, questo era il nome che gli avevano dato i Vichinghi. Furono organizzati grandi festeggiamenti e il palazzo, a lungo chiuso, fu aperto al nuovo arrivato e ogni finestra fu addobbata a festa. I festeggiamenti durarono una settimana secondo la tradizione, dopodiché la vita cominciò lentamente a scorrere, la gente lavorava felice e il Pascià sapeva comandare quella gente con fermezza e saggezza.

      Ma il Pascià non era contento, era solo, non aveva una compagna, spesso la sera andava al porto, si sedeva sul molo e guardava l'infinito in cerca di qualcosa di perduto, cercava l'amore. Un bel giorno mentre passeggiava per la città salutato da tutti, una straniera catturò la sua attenzione, non era eccessivamente appariscente, indossava abiti semplici ma ben fatti, camminava altezzosa con la sua guardia, i loro sguardi si incontrarono e fu amore a prima vista, i suoi profondi occhi azzurri, i suoi lunghi capelli biondi, il suo viso lungo e affusolato, lo avevano conquistato, Ulisse si avvicinò alla donna chiedendole il nome e chi fosse e da dove venisse, lei arrossì dopo per quell'uomo bello e altezzoso, anche se lui non sapeva ancora chi fosse, disse di chiamarsi Mariagiovanna, ma tutti la chiamano Lucia, sono appena arrivata, disse, dall'estremo occidente, in una regione con un grande golfo e sto passando di qui per andare al Santuario.
   

     Ulisse fu così rapito dalla bellezza di quella donna che la invitò a palazzo per una grande festa che si sarebbe presto tenuta... lei accettò senza sapere chi fosse quell'uomo e si separarono con la promessa di rivedersi a palazzo.

        La sorpresa di Lucia fu grande quando arrivò a palazzo e tutti si inchinarono al suo passaggio, finché non giunse in fondo alla sala dove Ulisse era seduto sul trono ad aspettarla, scoppiò in lacrime di gioia e stupore, Ulisse la prese per mano e la accompagnò alla sedia posta accanto a lui e iniziò la festa. Dopo molte danze, le parlò di sogni, speranze e del futuro, e lei raccontò la sua vita di felicità e tristezza, il Pascià chiese a Lucia di rimanere a palazzo e le chiese di sposarla, lei, spaventata ma felice, accettò di rimanere e promise di amarlo per tutta la vita e di dargli dei figli per il suo Regno.

     Ora vive nell'Oasi, arreda le sue stanze e quelle dei bambini che arriveranno, trascorre molto tempo con Ulisse, abbracciandolo e ricambiando i suoi baci.

lunedì 8 dicembre 2025


VIAGGIO DAL MAR DI TASSA VERSO IL DESERTO DEL THAHARI (CARTASSA)



La nostra Oasi era ormai realtà, il castello era stato ristrutturato anche se un po' tetro, le case degli abitanti erano state costruite, la vita aveva preso la giusta direzione, le navi erano arrivate, la notizia della nuova Oasi si era diffusa in tutto il Pianeta.



La nostra Oasi era ormai realtà, il castello era stato ristrutturato anche se un po' tetro, le case degli abitanti erano state costruite, la vita aveva preso la giusta direzione, le navi erano arrivate, la notizia della nuova Oasi si era diffusa in tutto il Pianeta. Tutte le navi dei Pirati, partite o dirette ad Anango, navigavano da Nord a Sud, o si dirigevano verso le grandi città di Brundisium, Port Kar, o ancora più a est risalendo il fiume Wosk, verso il fiume Olni, con l'omonima città, molto grande e molto ricca, o verso il fiume Thentis, da dove parte il sentiero per il Grande Sardar, o per il Santuario, migliaia di giovani ogni anno, prima di compiere venticinque anni, devono compiere il Pellegrinaggio.



Alcuni Capitani al porto parlavano della fiera di En-Kara, era la grande celebrazione del Capodanno Goriano, in quell'occasione migliaia di persone provenienti da tutto il pianeta esponevano le loro merci. Non ero mai stato a quella fiera, mi ero sempre sentito il capo dei Mercanti, a volte l'Ambasciatore, ed ero curioso di vederla. L'Oasi era ormai costruita, tutto era calmo e avevo degli ottimi amministratori. Non avevo più legami. Margot con la schiava Alika, era partita per tornare all'isola di Leisure, non avevo più notizie di loro, ero solo ora, avevo il desiderio di attraversare di nuovo il deserto e rivedere il luogo in cui ero nato, nel grande deserto di Tahari, e da lì passando per la gloriosa città di AR, sarei andato a Fiero, quest'anno ci sarebbe stata una conferenza di Scribi e Magistrati e non volevo perdermelo.



Ho organizzato il viaggio in ogni dettaglio, volevo sbarcare al porto di Ship Rock, volevo rivisitare i luoghi della mia infanzia, ricordo che Korat, la città dove vivevo con il mio padre adottivo, Sir Mith e Lady BB, era caduta in mano alle Pantere della foresta, fuggimmo di notte a Ship Rock e da lì ci imbarcammo per il Nord, lasciandoci alle spalle rovina e morte.


Non portai molti uomini con me, solo alcune guardie fidate e alcuni schiavi, la traversata verso la terraferma non fu molto lunga, passammo per l'isola di Moor, l'avevano ricostruita ma molto più piccola, avevo vissuto lì, molti ricordi affiorarono nella mia mente, ma chiusi gli occhi, per non ricordare, il giorno dopo sbarcammo al piccolo porto di Kanras, ora tutto era cambiato, chiedemmo se qualche carovana fosse diretta verso il deserto, dopo aver parlato con molti mercanti beduini, finalmente ci dissero che c'era la possibilità di una carovana, ma solo per le Quattro Palme. Oasi, il giorno dopo finalmente, mi avvisarono di una carovana, che sarebbe scesa a Kargash, poi Turia, valle di Omen, Kataii, e infine saremmo arrivati ​​all'Oasi delle Due Scimitarre, dove si sarebbe tenuta la grande fiera di En-Kara quell'anno. Mi dissero che la città di Tor era in guerra con la città di AR, per questo motivo, avremmo attraversato il deserto da più a sud, stando lontani da qualsiasi problema.



Si preannunciava un lungo viaggio, non ero abbastanza preparato, non attraversavo il deserto da molti anni e avevo qualche piccola paura, riguardo alle incognite del futuro. Partimmo con un certo entusiasmo, ma a volte il futuro si rivela diverso dalla realtà, quindi qualcosa di terribile ci aspettava dietro l'angolo.



Infatti, dopo aver lasciato Gargash diretti a Turia, l'orizzonte si oscurò, il capo della carovana disse che ci saremmo fermati, a causa di quella tempesta in arrivo, non ero preparato a questa nuova prova che i Re Sacerdoti ci stavano mandando, ci affidammo all'abilità dei Beduini, che individuarono una radura protetta da alcune rocce, con estrema velocità legarono insieme le tende, scavarono un grande fossato nella sabbia, ci coprimmo con lenzuola e coperte, fu qualcosa di terribile, durò per alcune ore, il vento portò via tutto ciò che incontrò nel suo cammino, persino alcuni Cammelli scomparvero dal campo, portati via da quel vento terribile, infine tutto passò, i mercanti contarono i danni, raccogliendo quanto più possibile delle loro merci e animali, il capo dei Mercanti dopo un'attenta valutazione, decise che era meglio raggiungere la città di Cartassa, un po' più a nord, avremmo ricomprato loro cibo e acqua, non lo sapevo



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