sabato 6 dicembre 2025

UN LUNGO VIAGGIO NELLA REGIONE DELLA CIVILTA PANI, VISITANDO ALCUNI VILLAGGI 


ISOLA DI NARA
     

Stavo aspettando con ansia di partire per il Nord 
. sulla rotta dei villaggi Pani (discendenti del popolo Giapponese nel Pianeta terra).
CITTA' DI DAPHNA
 Lady Sabayna mi aveva mandato il programma del viaggio, lo avevo pubblicato, ma alla fine sono partito da solo, sono passato prima dal villaggio di Hammersgaard, dove ho incontrato lady Tania, alle prese con la preparazione della sicurezza nel villaggio, perche la neve gia copre tutto e bisogna mettere tutto al riparo fino alla primavera.

 Poi mi sono addentrato nell'arcipelago che comprende le isole Pani,  prima l'isola di Kamura, poi l'isola di Nara e infine l'isola di Daphna, volevo anche visitare la citta di Selnar ma le condizioni metereologiche erano avverse, lo faro prossimamente .

 Ho incontrato la mia amica  Aiko da molti anni non vedevo, mi ha mostrato le bellezze della bellissima citta di Kamura, e mi ha raccontato dei loro usi e costumi, vi mettero delle foto per rappresentare le citta Pani, spero vi fara piacere conoscere un mondo fatto di persone gentili e donne bellissime nei loro costumi, vi avevo gia parlato anni fa di un villaggio Pani dove fui ospitato con gentilezza, e con tutti gli onori, un popolo tranquillo che commercia con il Pianeta , ma quando serve sono anche dei grandi guerrieri.






















darianelnairad-editor
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mercoledì 3 dicembre 2025

GRANDI PERSONAGGI DI GOR 
             LADY DARA

Story of Lady Dara in Italian for my Uncle Darian 


L'inchiostro macchiava la punta delle dita di Lady Dara, segno perpetuo della sua vocazione. Nel silenzioso santuario della scerva, circondata da pergamene impilate come ossa antiche e dal profumo di pergamena invecchiata, Lady Dara era una sentinella della memoria.
I suoi capelli neri, visibili solo nella liscia ondulazione dalla fronte fino a sotto il velo azzurro, incorniciavano occhi di un blu sorprendente che scrutavano intensamente la delicata scrittura. Il suo volto, un mistero per i più, rimaneva nascosto dietro le intricate pieghe dei suoi veli, uno scudo consueto per le donne della sua casta, ma per Dara era anche uno scudo per i suoi pensieri e i suoi lineamenti espressivi che, scoperti, avrebbero potuto attirare attenzioni indesiderate. Non era una semplice copista. In qualità di scriba esperta, teneva il polso della città nella sua mano attenta, trascrivendo le nascite dei nuovi cittadini, il triste conteggio dei defunti, i complessi decreti dei Sardar, le oscillazioni dei prezzi del grano e degli schiavi al mercato e le grandi dichiarazioni di guerra e di pace.

lady dara castle

Il suo accento del Sud, una dolce cadenza che a volte le sfuggiva dalle labbra quando dettava a un giovane scrivano, la identificava come una donna di alto lignaggio, originaria delle Città Meridionali di Gor. La sua discendenza risuonava nella quieta autorità della sua postura, nel grazioso gesto della sua mano sulla pergamena. Essere una Donna libera di alta casta le garantiva un certo rispetto, nonostante conducesse una vita molto anticonformista.


Lady Dara era di nuovo single, il suo era un percorso forgiato dalle scelte e dalle circostanze. Suo figlio, Poseidone, un ragazzo vivace con i capelli scuri della madre e uno spirito indomito come il mare, era il frutto di una precedente compagnia libera. Suo padre, lui stesso uno studioso, se n'era andato, il contratto era sciolto, lasciando Dara con il prezioso dono di un figlio da crescere da sola.

A volte, mentre il sole pomeridiano filtrava obliquo attraverso le alte e strette finestre, illuminando scintille di polvere che danzavano nell'aria, Dara si fermava, con la penna sospesa, a contemplare il suo futuro. Registrava le vite degli altri, archiviando meticolosamente i loro destini, ma la sua vita era un arazzo intessuto di fili di indipendenza e tradizione. Era una donna di intelletto in una città che valorizzava l'obbedienza femminile, una madre senza compagno, in una società che definiva le donne attraverso i loro uomini. I suoi veli, pur mascherando il suo spirito, le garantivano anche una forma unica di anonimato, concedendole una certa libertà nel suo lavoro di cui poche donne godevano. Era la depositaria della storia di Gor, dei suoi segreti, della sua stessa identità, e in quella conoscenza, nascosta dietro i veli, risiedeva il suo potere silenzioso e formidabile...

darianelnairad-editor

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martedì 2 dicembre 2025



LA PRINCIPESSA NANI
ritorno ad hammersgaard

 Dopo tanto viaggiare, mi sentivo molto stanco, ultimamente tra tante fiere in giro per il pianeta, e tanti villaggi e città visitate, volevo riposarmi e avere un momento per me per decidere del futuro e di quello che veramente volevo, il giornale mi da tanto lavoro, e nella città di AR's dove vivo ultimamente non c'è molto dafare e gli Scribi non mancano.

  Avevo visitato ultimamente il villaggio Vichingo di Vigra, dopo aver intervistato sir Dagur l'alto Jarl di Vigra,  decisi cosi di ritornare al sud, e partimmo, ma dopo qualche giorno le condizioni metereologiche peggiorarono, diventavano sempre piu pericolose per la navigazione, d'accordo con il Capitano decidemmo di raggiungere la terra e scendere costeggiando quelle montagne, eravamo molto vicini alla mia casa di Hammersgaard, saremmo sbarcati nel villaggio aspettando condizioni migliori per proseguire la navigazione.


      Da tempo non vedevo la bella Nani, la pricipessa vichinga, diventata Taluna dopo la separazione da sir Erik, non vedevo l'ora di incontrarla, e sbrigare le pratiche giacenti nel mio ufficio del villaggio.
 (Ricordo quando la prima volta arrivai in quel villaggio, dopo aver lasciato mia madre adottiva lady BB, nel villaggio di Finnur, ci fermammo per comprare dei viveri, per rimanere fino alla primavera, 


la neve ormai ricopriva tutto ed il mare era ghiacciato, il ghiaccio rendeva pericolosa la navigazione, nella Taverna sul porto conobbi sir Erik il gestore, e con lui la bella Nani che lavorava nella taverna, lei segretamente innamorata di Erik, nascondendo la sua natura di Taluna, solo a ma racconto la sua storia.



   Finche un giorno Erk e Nanisi sposarono, con il loro rito vichingo, io ero li e fui testimone dell'evento, fu una cosa improvvisa ma loro sapevano che presto sarebbero diventati 



genitori del loro bambino, intanto il tempo scorreva, io avevo un piccolo ufficio dove svolgevo il lavoro da Scribe, e davo consigli sulle leggi al loro Jarl, arrivo la primavera, mancava poco alla nascita del bambino, Nani ed Erik mi pregarono di restare, finche fosse nato, ma segretamente Erik si vedeva spesso con una schiava diventata la sua amante, che alla fine scappo con lei.
 

 
Dopo la nascita partecipai alla cerimonia di battesimo del bambino, una cerimonia bellissima celebrata in un laghetto sopra la radura, nel loro rito immergevano il bambino nell'acqua gelida di quel lago, poi tutto fini e decisi di partire per il sud, da tanto non vedevo l'Oasi e la mia gente.)


   Sbarcammo al villaggio, con mia grande sorpresa era stato ricostruito molto più grande, ora aveva un grande palazzo sulla collina, mentre la mia casa era ancora sulla pianura dopo il porto al di la del fiume, finalmente incontrai Nani, con lei c'era la bellissima Tania la Tegina, aspettavano Erik che non arrivo, arrivo invece il loro Jarl sempre molto impegnato, saluto tutti e ritorno nella grande Hall sulla collina, assistetti  alla preparazione del tempio per una cerimonia che si sarebbe svolta di li a poco, arrivo la notte, ormai stanco scesi nella mia casa in legno, il camino era già acceso, il letto che conoscevo bene con coperte di pelli di Borsk e tarsk, una schiava mi aspettava per la notte, la mandai indietro e stanco morto mi addormentai, felice di aver rivisto i miei amici Vichinghi sel villaggio di Hammersgaard.

darian el nairad-editor

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