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LA NUOVA CITTA DI TENTUM

(italiansim)

Mentre ero al lavoro nella sede del giornale nella città di Solarii (varn) mi è arrivo un messaggio spedito dalla mia amica lady roberta, anche lei originaria della mia tribù (italian zone) mi diceva che una nuova città era stata costruita, e che molti della nostra tribù stavano confluendo li.

Mi incuriosi quel messaggio, lo aveva mandato Roberta quindi sicuramente era qualcosa di interessante, decisi cosi di viaggiare per raggiiungerla,

Raggiunta la nuova Tentum, attraversato il cancello e mi sono trovato di fronte ad una citta pulita ordinata con le sue strade ben indicare e a piccoli palazzi ma ben costruiti la builder ha fatto un buon lavoro anche se ancora e in via di completamento.

Sono stasto accolto con tutti gli onori e mi hanno proposto di vivere e lavorare qui, ho detto che volevo guardarmi intorno e decidere se aprire una nuova sede del giornale e lavorare come magistrato.

metto qui di seguito una breve storia della nuova città di Tentum

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- Sulle coste battute dai venti del Thassa, là dove un tempo le mura cadenti e il silenzio delle strade testimoniavano la rovina, oggi si innalza di nuovo Tentium, città orgogliosa e in rinascita.

La sua storia è segnata dal ferro e dal fuoco: conquistata con la spada e il coraggio, ora rinasce sotto l’ombra fiera dell’Ubar Aleksander Lusingar. Di lui si racconta con timore e ammirazione, poiché un tempo fu pirata, temuto nei mari come predatore inarrestabile, comandante della nave ammiraglia Morrigan, il cui vessillo era sinonimo di conquista. Molti ricordano ancora il terrore del suo arrivo, quando il vento soffiava gonfiando le vele nere e il clangore delle armi annunciava la disfatta.

Eppure, Aleksander non si accontentò di saccheggiare mari e coste. Il suo destino non era quello di un semplice predone, ma di un costruttore. Una volta presa Tentium, la vide non come una preda, ma come un’eredità. La città, spezzata dalle guerre e dalle lotte interne, divenne il suo giuramento: ricostruirla, fortificarla, ridarle gloria.

Sotto il suo ubarato, Tentium fiorì. Le sue piazze si riempirono di voci e colori: mercanti di spezie, tessuti pregiati, armi forgiate da mani esperte, bottini provenienti dalle rotte che ancora portano il marchio della Morrigan. I vicoli, un tempo deserti, ora risuonano di musica e contrattazioni, e il mercato centrale è diventato cuore pulsante di commercio e potere.

Aleksander non è solo nella sua impresa. Al suo fianco vi è Ramla, compagna di spirito e di vita, custode della fiamma che arde nel cuore dell’Ubar. Insieme a tutti i suoi figli e ai suoi più fidati, incarna il futuro della città: una dinastia che mescola il sangue del mare e della terra, e che promette di mantenere viva la fiamma di Tentium nei secoli a venire.

Tentium oggi non è soltanto una città. È un simbolo. Un luogo che parla di rinascita, di ambizione e di volontà. Dove altri hanno visto rovine, Aleksander ha visto possibilità. Dove altri hanno stretto i pugni attorno a bottini effimeri, egli ha piantato radici.

E quando il sole cala dietro le mura di Tentium, e la luce scivola sull’acciaio delle torri e sul mare che lambisce i suoi porti, si sussurra una verità che ormai appartiene alla leggenda: che Aleksander Lusingar non è più soltanto il pirata del Morrigan, ma l’Ubar che ha dato un cuore nuovo alla città che il tempo voleva morta.

Tentium vive. E nel suo respiro si sente il mare, il ferro e il fuoco di chi non ha mai smesso di lottare.

Finalmente le porte della città sono aperte a tutti coloro che vogliono vivere e condividere questa città, per creare la strada per il proprio destino.