venerdì 8 maggio 2020

LA NOTTE-MALDIMARE

Pantelleria 12

    Un giorno capo Malfa mi chiamo nel suo ufficio,e disse: <tu e il sergente Esposito (un Napoletano basso,sembrava mio zio,con i baffetti,e con marcato accento,aveva il fratello pilota dell'ATI, aerei di linea che atterravano a Pantelleria,l'avevo conosciuto e visto qualche volta).andate ad Augusta per le gare di telescriventisti della Marina >.



Il capo visibilmente felice,ed orgoglioso di noi,essere scelti per le gare di telescriventi del mediterraneo, che si sarebbero disputate ad Augusta quell'anno.  diciamo che noi durante il servizio a Pantelleria, la telescrivente la usavamo poco e niente,solo qualche messaggio,in ricezione e qualcuno Immediato a MariSicilia, per avvistamento navi militari straniere, tutto il resto avevamo linea diretta telefonica con Birgi.
.....Partimmo due giorni dopo, era martedì con la solita nave Antonello da Messina,eravamo in primavera inoltrata,non c'erano molti passeggeri,dopo aver  pranzato nel salone di poppa, ci sedemmo alle poltrone destinate ai viaggiatori.arrivati a Trapani prendemmo treno per Palermo,poi per Catania poi per Augusta, un viaggio massacrante, per fortuna non avevamo grosso bagaglio, solo zaino piccolo,ad Augusta ci diedero alloggio,il giorno dopo si disputavano le gare.non andarono tanto bene,non ero allenato, mi classificai tredicesimo, il sergente Salvatore, ancora peggio,ritornammo a Pantelleria, solita nave e solito viaggio massacrante.
     Durante quei giorni insieme,io e lui avevamo fatto amicizia,mi racconto della sua famiglia (benestante), che amava il mare e la Marina.
PALERMO
    Non  ero mai uscito con lui,ne con gli altri Sergenti.ricordo un sergente Sanso Calabrese,alto bellissimo,anche lui benestante, un Marchigiano biondino (l'unico che aveva fidanzata all'isola,nella sua città era parrucchiere) il loro tempo lo passavano nei bar o nei ristoranti,io non mi potevo permettere quel tenore di vita.
Un giorno,capitammo di guardia insieme, io e il sergente Salvatore,(il napoletano)non c'era niente di importante da fare,lui mi propose di salire sul terrazzino per prendere sole,eravamo a Maggio, a Pantelleria iniziava il caldo, sdraiati al sole io mi appisolai,fui svegliato da una fastidiosa sensazione sulle gambe,era la sua mano che lentamente mi accarezzava,ebbi un sussulto e un gesto di stizza, io odiavo quel tipo di approccio tra uomini , lui capì che ero arrabbiato, si scuso dicendo che non aveva saputo resistere, ma che non sarebbe più successo,io mi guardai bene dal dirlo agli altri colleghi, poi lui fu trasferito in altra sede e dimenticai l'episodio.
DI GUARDIA AL SEMAFORO
      Il mese dopo andai in missione a Trapani per due giorni, portai dei documenti classificati, mi diedero letto nella stanza dei marinai della capitaneria, la sera a cena si parlava di Pantelleria, dei marinai  dei Capi le solite cose, e capito il discorso su Salvatore (il napoletano),,,e io timidamente dissi:
< ma era normale? > tutti scoppiarono a ridere, uno mi disse:
 < ha importunato anche te > 
io risposi:
< si ha cercato di toccarmi >
 tutti ridevano un altro disse:
< lo sanno tutti in Marina che tendenze ha >
una delusione enorme, mai avrei immaginato ...l'avevo scampata bella.............continua

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