giovedì 20 febbraio 2020

                                  LA NOTTE 8


Il tempo passa in fretta e noi  gia pronti per lasciare quella città cosi bella e con delle donne  bellissime,anche i posti che avevamo visitato ,rimarranno per sempre nei miei pensieri,in poco tempo avevo conosciito tante cose nuove, la cattedrale il  panteon e la strada che conduceva a Monreale una cittadina  sulla collina  proprio sopra palermo .a dire il vero  aveva solo una grande chiesa  il resto anonimo.quello che mi colpi  fu  anche  il cantiere navale dove era in costruzione l'AGIP MILANO una grande petroliera che di li a poco avrebbero varato.
Lasciato  il porto ci dirigemmo verso  sinistra  oltrepassammo il promontorio e appena dopo  c'era l'aereoporto si vedevano aerei atterrare.in seguito avrei preso tante volte  l'aereo da quell'aereoporto.
facevamo navigazione costiera e la destinazione sarebbe stata  un pontile  nei pressi di tripoli in libia,dove avremmo caricato greggio per  milazzo  un altra città della sicilia orientale alla raffineria della SAROM,rimasi stupito nel sentire que nome perche anche al nostro paese c'era un deposito sulla scogliera  di quella  grande  azienda  petrolifera,oltrepassammo un grande golfo ed io che ero curioso  guardavo sulla carta nautica il nome ,Castellammare del Golfo  con una grande spiaggia e tante montagne alle spalle,verso il pomeriggio oltrepassammo Favignana un isola vicino Trapani mettemmo la prua  verso rotta 104 grido il comandante  che  stranamente era in plancia  quel giorno  ed io  ero al timone  alla via  rispose quando confermai la rotta. per la libia .il mattino dopo oltrepassammo l'isola di Pantelleria  ma si vedeva solo una grande montagna,il pomeriggio l'isola di lampedusa,  ma vedevamo solo un rilievo montagnoso ..  
Il resto del viaggio abbastanza noioso  se non  per  le tante navi che si incrciavano , la cosa che a me piaceva di piu era  il saluto con la bandiera alle navi militari quel tenebroso nostromo mandava sempre me,diceva -guaglio fai il saluto , ed io andavo  all'albero prima della poppa e  facevo scendere e salire la bandiera italiana in segno di saluto.Molti pescherecci  erano  alla loro pesca ma un po fuori dalle rotte del canale di Sicilia.
.Due giorni dopo arrivammo in libia  faceva caldo avevamo 40° e la coperta della petroliera era tutto un fumo perche il petrolio cioe' il greggio era perennemente riscaldato altrimenti si condensava ed anche  a bordo a volte  mettevamo il vapore  nelle tamke .
Ma neanche il tempo di guardarci attorno che il carico era completato  e ripartimmo alla volta di Gela


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